Addio pensione a Quote: il governo studia una nuova proposta

Cambia ancora il sistema delle pensioni? Ora si potrebbe dire addio alle pensioni a Quote: cosa vuole fare il governo.

Novità in arrivo per quanto riguarda il sistema pensionistico in Italia. Da mesi si parla di come offrire la migliore soluzione ai contribuenti italiani, con la consapevolezza che le cose non sono per nulla facili.

Addio pensione a Quote
Ecco perché diremo addio alle pensioni a Quote – galleriaborghese.it

Ma ora l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni sembra finalmente intenzionato a prendere delle decisioni in merito. Secondo quanto trapelato, infatti, si potrebbe presto dire addio alle pensioni a Quote: ecco che cosa vuole fare il governo.

Addio alle pensioni a Quote? L’idea del governo Meloni

L’attuale governo sta pensando a quali potrebbero essere le nuove riforme per quanto riguarda il tema pensionamenti. Sembra ormai avviato il processo che possa dare il via alle mini-riforme pensionistiche, con l’obiettivo di realizzare deroghe alla Legge Fornero. Tuttavia, le incognite sono molte, prima su tutte la ridotta possibilità di manovra dal punto di vista economico.

Intanto si attende una prima bozza, prevista comunque entro il prossimo 20 ottobre. La Lega spinge per un ritorno di Quota41, la quale prevede l’uscita dal mondo del lavoro dopo aver ottenuto 41 anni di contributi, senza tener conto dell’età anagrafica. Questa misura favorirebbe chi ha iniziato a lavorare molto presto e che oggi potrebbe essere arrivato alla soglia – se non oltre – dei 60 anni.

Cosa sta cambiando
Potrebbero esserci nuove riforme in arrivo – galleriaborghese.it

Ma le elezioni Europee, dove la Lega è risultato essere il terzo partito della coalizione (superato da Forza Italia), hanno cambiato non poco le carte in tavola, determinando nuovi equilibri nel governo. Questo si traduce in una minore probabilità di vedere nuove riforme pensionistiche che prevedano Quote per poter uscire dal mondo del lavoro. Secondo quanto riporta la Stampa, Matteo Salvini – segretario della Lega – chiederà al governo di procedere almeno con la proroga di Quota 103. Tuttavia, la stessa misura ha prodotto nel 2023 solo 20.000 pensionamenti.

A questo punto la palla passa al Cnel – il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro – con a capo Renato Brunetta. Previsto entro luglio un nuovo documento a cui seguirà una proposta concreta per un disegno di legge sulle pensioni (ma non prima di ottobre). Numerose le ipotesi sul tavolo. Si intravede infatti un ritorno allo schema previsto dalla legge Dini, la quale include una flessibilità in uscita per i lavoratori tra i 64 e i 72 anni.

Un sistema che farebbe quindi dire addio alle pensioni a Quote. Dunque la soglia per il pensionamento potrebbe salire a 67 anni, oltre ai 25 di contributi, oppure con un importo di pensioni pari a 1,5 volte l’assegno sociale.

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