Annullare un matrimonio: adesso è facile ma attenzione ai rischi economici | Non è come credi

Sono diversi i casi in cui è possibile richiedere l’annullamento di un matrimonio. Tuttavia, è importante prestare attenzione ai rischi economici.

La fine di un matrimonio può arrivare in qualsiasi momento, che sia dopo un anno oppure dopo 30. I motivi che portano alla decisione possono essere diversi: tradimenti, divergenze economiche, incompatibilità scoperte nel tempo, bugie.

Le cause per annullare un matrimonio
Annullare un matrimonio: in che modo procedere e quali sono i rischi da non sottovalutare – galleriaborghese.it

Oltre alla separazione e al divorzio, per mettere fine a un matrimonio è possibile chiedere l’annullamento. In questo articolo scopriremo cosa significa nello specifico, quando si può presentare richiesta e quali sono gli effetti.

Come annullare un matrimonio e quali effetti comporta

In generale, annullare un matrimonio significa che questo perde la sua efficacia e validità, come se non fosse mai stato celebrato. Per ottenere l’annullamento del matrimonio civile bisogna rivolgersi a un avvocato ma l’iter burocratico è più complicato rispetto al divorzio. Infatti, l’avvocato notificherà all’altro coniuge una citazione ed eventualmente anche una separazione temporanea.

Poi ci sarà un processo durante il quale si raccoglieranno prove, saranno disposte perizie e si sentiranno i testimoni. Questo può durare anche qualche anno. I motivi per richiedere l’annullamento di un matrimonio civile possono essere diversi. Ecco, di seguito, quali sono.

Motivi per annullare un matrimonio
Annullare il matrimonio: cause ed effetti -galleriaborghese.it
  • Vizi della volontà, come nel caso in cui dovesse esserci un errore sull’identità del coniuge oppure il consenso espresso è stato ottenuto dalla violenza;
  • Impedimenti: tra questi minore età, rapporti di parentela, mancanza di libertà di stato;
  • Incapacità naturale, transitoria o permanente di uno dei coniugi al momento del matrimonio;
  • Simulazione: per esempio, nel caso di un cittadino straniero che sposa un italiano per ottenere la cittadinanza italiana.

Ovviamente, l’annullamento del matrimonio civile produce anche degli effetti. Per esempio, vengono meno gli obblighi derivanti dal matrimonio, come la coabitazione, l’assistenza o la fedeltà, e i coniugi riacquistano lo “stato libero”.

Inoltre, non c’è l’obbligo di versare l’assegno di mantenimento al coniuge più debole economicamente. In realtà, in caso di buona fede dei coniugi, ovvero quando al momento del matrimonio non si era a conoscenza dei suddetti vizi, impedimenti o invalidità, il coniuge più debole economicamente può ricevere un assegno di mantenimento. Questo, però, avrà durata solamente di tre anni.

In presenza di determinate condizioni è possibile ottenere anche una dichiarazione di nullità del matrimonio canonico. In questo caso, la Chiesa dichiara che il consenso espresso dai coniugi (entrambi oppure solo uno dei due) non è valido, ossia era nullo fin dall’inizio.

Per ottenere la nullità del matrimonio è necessario rivolgersi a un avvocato ecclesiastico che dovrà valutare se i motivi sono validi. Tra questi: il non volere figli; la mancata fedeltà; un errore sull’identità del coniuge; la violenza o il timore.

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