C’è un bonus utilissimo che può essere richiesto ogni anno e che offre un aiuto concreto ad una determinata categoria di cittadini.
Nel variegato mondo dei bonus, ce n’è uno in particolare che non si ferma solo ad un’unica erogazione ma si ripresenta tutti gli anni. Ovviamente anche in questo caso è necessario informarsi in modo approfondito e preciso per capire se si può fare domanda.
Un’occasione che permette di ricevere ben oltre 700 euro, utili per fronteggiare la crisi che sta attanagliando i nostri tempi. Ma ci sono diverse particolarità che si devono conoscere. Vediamo di cosa si tratta.
Gli agricoltori italiani possono ora beneficiare di un importante bonus che può arrivare fino a 784 euro per ogni ettaro di terreno coltivato, grazie alle nuove misure previste dalla Politica Agricola Comune (PAC). Questo sostegno, disponibile su base annuale, rappresenta un aiuto significativo per il settore agricolo, con l’obiettivo di equiparare il reddito degli agricoltori a quello degli altri settori imprenditoriali.
Il bonus si inserisce in un contesto più ampio di supporti economici per il settore agricolo, in particolare per chi coltiva ulivi, una delle colture più importanti per l’economia italiana, specialmente per la produzione di olio extra-vergine di oliva. Un prodotto di eccellenza riconosciuto a livello internazionale. La PAC, infatti, attribuisce una particolare attenzione a questo settore, prevedendo diverse forme di contributi diretti e altre agevolazioni economiche.
Gli agricoltori che coltivano ulivi possono beneficiare di quattro principali tipi di aiuti previsti dalla PAC:
1. Titoli base: Riconosciuti a tutti gli agricoltori, i titoli base rappresentano un sostegno fondamentale. Tuttavia, il loro valore può variare. Per il periodo 2023-2027, è previsto un riallineamento del valore di questi titoli, con l’obiettivo di uniformare il valore dei titoli alti e bassi. Attualmente, il valore medio nazionale è di 164,12 euro per ettaro, con un obiettivo di portare i titoli di valore basso a 139,50 euro entro il 2026.
2. Pagamento accoppiato: Questo tipo di aiuto aggiuntivo, del valore di 116 euro per ettaro, è destinato agli olivicoltori che producono olio d’oliva su superfici certificate secondo i sistemi di qualità IIGG (Indicazioni Geografiche Protette) come DOP o IGP. Per ottenere questo contributo, è necessario che gli agricoltori documentino la conformità delle loro produzioni agli standard di qualità previsti.
3. Eco-schema 2 (inerbimento): Prevede un pagamento di 120 euro per ettaro l’anno per gli agricoltori che praticano l’inerbimento, ossia la gestione controllata del manto erboso, senza l’uso di diserbanti chimici. Questo schema è alternativo all’eco-schema 5.
4. Eco-schema 5 (inerbimento con piante apistiche): Gli agricoltori che scelgono di coltivare piante apistiche (che favoriscono l’impollinazione da parte delle api) possono ottenere fino a 250 euro per ettaro all’anno. Questo schema richiede di evitare qualsiasi operazione di sfalcio o utilizzo di prodotti chimici durante il periodo di fioritura.
Un ulteriore incentivo, l’Eco-schema 3, offre 220 euro per ettaro all’anno agli agricoltori che gestiscono uliveti considerati di particolare valore paesaggistico o storico. Questa misura mira a preservare il patrimonio naturale e culturale italiano, con un ulteriore bonus del 20% per le aree designate come Natura 2000 o ZVN (Zone Vulnerabili da Nitrati). Gli agricoltori interessati devono rispettare rigide regole di gestione, tra cui la potatura biennale degli alberi e il divieto di intensificare le colture.
Per accedere a questi aiuti, gli agricoltori devono presentare una domanda annuale tramite gli sportelli regionali o i Centri di Assistenza Agraria (CAA). In assenza di sportelli regionali, è possibile rivolgersi agli uffici territoriali di Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura). Questa procedura consente agli agricoltori di ottenere i fondi necessari per sostenere le loro attività e migliorare la competitività del settore agricolo.