Non solo Covid-19, secondo l’Oms potrebbe arrivare un nuova pandemia ancora più letale: vediamo insieme di cosa si tratta.
Il 5 maggio 2023, dopo tre anni dall’inizio del Covid-19, l’Oms ha finalmente dichiarato la fine della pandemia. Il virus, che in poco tempo si è propagato dalla Cina fino al resto mondo, ha causato milioni di vittime e contagi. Secondo alcuni dati in possesso dell’Organizzazione Mondiale della sanità, sarebbero circa 20 milioni i decessi causati dal dalla pandemia (un dato che però è sottostimato). Inoltre il Covid ha provocato anche numerose problematiche sociali: c’è chi ha perso il lavoro e chi è caduto in depressione.
La nostra vita è infatti cambiata dall’11 marzo 2020, data in cui fu dichiarata l’inizio della pandemia. Abbiamo imparato a capire cosa vuol dire coprifuoco, vivere in una zona rossa, non poter uscire di casa e vedere amici e parenti. Il covid ci ha insegnato anche cosa vuol dire essere positivi ad un tampone, l’importanza di avere norme igienico-sanitarie adeguate come indossare la mascherina e lavarsi le mani. La battaglia contro questo virus però ci ha portato via anche alcuni dei nostri cari. Le persone più fragili e gli anziani sono quelle che hanno sofferto di più.
Dopo il Covid si rischia una nuova pandemia
Il 5 maggio l’Oms ha dichiarato la fine della pandemia Covid. Ma cosa vuol dire pandemia e quando un virus viene definito tale? Come spiegato dal Ministero della Salute, con epidemia si intende la manifestazione frequente e localizzata, ma limitata nel tempo, di una malattia infettiva, con una trasmissione diffusa del virus.
Diventa pandemia quando un agente infettivo si diffonde in più continenti o comunque in vaste aree del mondo. La fase pandemica è caratterizzata da una trasmissione alla maggior parte della popolazione mondiale.
L’Oms ha messo in guardia la popolazione sull’arrivo di una possibile nuova pandemia. A dirlo è stato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Ghebreyesus, lo scorso 30 maggio durante l’Assemblea mondiale della sanità, riunita in sessione a Ginevra.
Dopo aver messo in guardia su come la fine del COVID-19 come emergenza sanitaria globale non sia la fine delle possibili minacce per la salute globale, ha spiegato che presto ne arriverà un’altra: “Quando la prossima pandemia busserà, e lo farà, dobbiamo essere pronti a rispondere in modo deciso, collettivo ed equo“.
Il rischio è quello che arrivi: “un’altra variante o un altro agente patogeno emergente con un potenziale ancora più mortale del Covid”. Per questo il direttore generale esorta tutti gli Stati a impegnarsi in modo costruttivo e urgente nei negoziati sull’accordo sulle pandemie e sul Regolamento sanitario internazionale, in modo da affrontare la prossima emergenza sanitaria.
