In quali casi è previsto un incremento dell’importo corrisposto sotto forma di pensione? Analizziamo l’evoluzione dello scenario.
I trattamenti pensionistici degli italiani sono stati oggetto, negli ultimi mesi, di una serie di variazioni per lo più legate alla rivalutazione Istat conseguente all’inflazione galoppante che ha interessato il Paese. Ci troviamo infatti ancora ben lontani dalla possibilità dell’introduzione di una riforma delle pensioni che vada a superare la legge Fornero modificando requisiti di accesso e modalità per il calcolo degli importi.
Cosi come non è chiaro, ad oggi, se e di quanto potrebbe aumentare la pensione minima. Ciò nonostante vi sono una serie di anticipazioni previste per i prossimi mesi che fanno ben sperare in particolar modo per quanto concerne gli importi. Scopriamo dunque chi potrebbe ritrovarsi con un cedolino mensile più ricco.
Come dicevamo i tempi per una rivoluzione strutturale dell’universo pensionistico non sono ancora maturi e gli interventi messi in atto hanno riguardato prevalentemente le diverse possibilità di pensionamento anticipato, ascrivibili a specifiche categorie di lavoratori e sulla base di altrettanto specifici requisiti. Ciò nonostante nel 2025 i trattamenti pensionistici potrebbero subire variazioni negli importi, proprio come accaduto anche nel 2024.
Il motivo è legato all’impatto sulla perequazione automatica della pensioni da parte dell’inflazione che potrebbe portare ad una serie di incrementi, a cominciare dalle pensioni minime. Secondo le ultime stime infatti, la minima potrebbe passare dagli attuali 598,61 a 608,18 euro per effetto della rivalutazione prevista dell’1,6%. Certamente nel 2024 l’adeguamento è stato più alto con un indice di perequazione del 5,4% ma, in ogni caso, anche nel 2025 le pensioni aumenteranno seppur sulla base delle regole ordinarie di perequazione.
La rivalutazione sarà cioè del 100% per i trattamenti fino a tre volte il minimo, del 90% per quelli compresi tra tre e cinque volte e del 75% per le pensioni superiori a cinque volte il minimo. Per fare un esempio una pensione di 1000 euro aumenterà di circa 16 euro lordi al mese. Altro beneficio per le pensioni si avrà dalla variazione degli scaglioni e delle aliquote Irpef entrata in vigore nel 2024 e che potrebbe essere riconfermato.
Seppur non apportando un vero e proprio aumento, questo non andrà ad incidere negativamente sugli importi. Il risultato previsto, in ogni caso, sarà un seppur lieve aumento del potere di acquisto dei pensionati, ovvero un piccolo passo avanti per il prossimo anno.