Capita che i bicchieri rimangano opachi dopo il lavaggio nella lavastoviglie: ecco il semplice e geniale trucco per averli brillanti.
Lavare piatti, bicchieri, posate e pentole nella lavastoviglie è la scelta più comoda perché evita di far fatica e al tempo stesso garantisce un’igienizzazione più profonda e accurata.
Non sempre però il risultato del lavaggio in lavastoviglie è quello sperato. In particolare accade che i bicchieri, solitamente brillanti e splendenti ne escono opachi. Sembrano sporchi, anche sei in realtà sono puliti ed emanano un buon odore. Come si fa a risolvere questo inconveniente che è fonte di frustrazione e che spesso richiede un ulteriore lavaggio a mano? Il rimedio c’è ed è un trucco semplicissimo assolutamente da conoscere e da mettere in pratica.
Il trucco per evitare bicchieri opachi dopo il lavaggio in lavastoviglie: il prodotto che fa la differenza
Ciò che produce l’opacità sui bicchieri nel corso del lavaggio in lavastoviglie è il calcare dell’acqua, che forma una sottile patina lattiginosa che può essere più o meno evidente, e che va a deturpare l’aspetto dei bicchieri facendoli apparire vecchi e sporchi. Il problema può dipendere dunque dal livello calcareo troppo alto dell’acqua, ma anche da una temperatura impostata male in relazione al ciclo di lavaggio. Se è troppo alta può causare la tanto fastidiosa opacità.
Per evitare questo problema spesso si ricorre all’uso del brillantante, un additivo da aggiungere insieme al detersivo prima di avviare il ciclo. Alcune pastiglie o detersivi liquidi contengono già al loro interno questa sostanza in grado di contrastare il calcare e ottenere la brillantezza desiderata.
Ma se si vuole evitare di incorrere nello spiacevole inconveniente dei bicchieri opachi bisogna agire a monte, cioè operando un’opportuna manutenzione periodica dell’elettrodomestico. Una regolare e profonda pulizia della lavastoviglie è fondamentale per il corretto funzionamento della stessa e affinché il calcare non costituisca un ostacolo. Il brillantante non risolve il problema dell’acqua dura a causa del calcare, ma evita solo che intacchi i cristalli.
Al contrario bisogna intervenire alla radice e per far questo è consigliato usare l’acido citrico. Sono da preferire i lavaggi a basse temperature. In molte lavastoviglie di ultima generazione c’è il programma Eco che usa meno energia elettrica e una temperatura inferiore ad altri cicli garantendo un’igienizzazione profonda.
Al posto del brillantante, quindi, è meglio mettere l’acido citrico nelle dosi di 250 g per 1 litro d’acqua. Inoltre è bene preferire i detersivi liquidi alle capsule o alle compresse in gel perché intasano meno i meccanismi dell’elettrodomestico. Per togliere l’opacità già formata si può ricorrere al lavaggio a mano con bicarbonato di sodio, ma anche con succo di limone o una miscela di sale e aceto di vino bianco o di mele.
