Bollo auto con scadenze diverse: attenzione al calcolo sono in molti a sbagliare e pagano di più

Il bollo auto è la spina nel fianco di tutti gli automobilisti: ancora di più quando si è morosi e si paga più del dovuto

Possedere un’automobile, salvo alcuni casi, comporta il pagamento di una tassa, il bollo. Si tratta di  una tassa annuale che grava su ogni proprietario di veicolo presente in Italia e continua a essere una delle scadenze più temute dagli automobilisti.

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Come calcolare bene le scadenze del bollo – (galleriaborghese.it)

Anche per il 2024 l’obbligo di versare il bollo resta in vigore, con scadenze che variano a seconda di diversi fattori regionali e individuali, rendendo spesso complicato il calcolo corretto dell’importo dovuto. Cerchiamo di capire come farlo nella maniera giusta per non cadere nell’errore di dover pagare di più.

Bollo auto, come evitare errori nel calcolo e nel pagamento

L’obbligo di pagamento del bollo auto è a carico di tutti i proprietari di veicoli registrati presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA), indipendentemente dall’uso effettivo del mezzo. Questo significa che anche se il veicolo non viene utilizzato, il proprietario è comunque tenuto a pagare la tassa. La normativa in vigore (Decreto Legge n. 953/82, convertito in Legge n. 53/83) prevede che il bollo sia dovuto da:

– Proprietari
– Usufruttuari
– Acquirenti con patto di riservato dominio
– Utilizzatori a titolo di locazione finanziaria

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Come evitare errori nel calcolo del bollo auto  – (galleriaborghese.it)

Nel caso di leasing o noleggio a lungo termine, il pagamento spetta all’utilizzatore del veicolo alla data di scadenza del termine utile per il versamento (articolo 5, comma 32, del Decreto Legge n. 953/1982). Il calcolo del bollo auto non è uniforme e dipende da vari parametri:

1. Potenza Fiscale del Veicolo: misurata in kilowatt (kW).
2. Tipo di Alimentazione: benzina, diesel, elettrica, ibrida, GPL o metano.
3. Anno di Immatricolazione: più il veicolo è vecchio, minore potrebbe essere la tassa.
4. Regione di Residenza: ogni regione può stabilire esenzioni o riduzioni specifiche.

Per facilitare il calcolo, molte regioni italiane mettono a disposizione degli automobilisti servizi online specifici. Anche l’ACI (Automobile Club d’Italia) offre uno strumento per calcolare il bollo, accessibile tramite il numero di targa del veicolo. Come già accennato non tutti i veicoli sono soggetti al pagamento del bollo auto. Vi sono specifiche esenzioni e agevolazioni, alcune delle quali dipendono dalle normative regionali, come nel caso dei veicoli per disabili.

Chi beneficia delle agevolazioni previste dalla Legge 104 è esente dal pagamento del bollo per un solo veicolo, che deve avere determinate caratteristiche in termini di cilindrata e potenza. I veicoli elettrici ed ibridi sono generalmente esenti per i primi cinque anni dall’immatricolazione, con riduzioni applicate negli anni successivi in alcune regioni. Per i veicoli a GPL e metano le esenzioni o riduzioni variano a livello regionale.

Ad esempio, in Lombardia l’esenzione dura tre anni, mentre in Piemonte cinque anni. E infine ci sono i veicoli storici: quelli con più di 30 anni sono esenti dal bollo, mentre per i veicoli con età compresa tra i 20 e i 29 anni è prevista una riduzione del 50%, purché siano dotati del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica. Ovviamente il bollo non si paga per i veicoli di utilità sociale come l’ambulanza e i mezzi di organizzazioni di volontariato.

Una delle principali cause di errore nel pagamento del bollo auto deriva dalla confusione sulle scadenze. Generalmente il bollo deve essere pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza del pagamento precedente. Tuttavia, le scadenze possono variare da regione a regione, pertanto è fondamentale verificare con precisione le date per evitare sanzioni.

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