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Brutta sorpresa per molti contribuenti, riceveranno un assegno di inclusione più basso: il motivo lascia senza parole

Le rigide regole dell’Assegno di Inclusione: come variazioni familiari ed economiche influenzano il sussidio e le alternative possibili.

L’Assegno di Inclusione (ADI) rischia di essere sospeso o ridotto per molte famiglie a partire da giugno. Ecco le circostanze che possono portare a una riduzione o alla perdita del trattamento percepito fino a maggio. In Italia, il meccanismo assistenziale richiede che i beneficiari rispettino determinati requisiti sia al momento della presentazione della domanda che durante l’intero periodo di fruizione del sussidio.

Molti contribuenti stanno ricevendo un assegno di inclusione più basso: scopri le ragioni dietro questa inaspettata riduzione del sussidio (galleriaborghese.it)

Il mancato rispetto di tali requisiti può comportare la perdita dell’assegno. Un esempio emblematico è quello di Sofia, una madre che riceve l’ADI da gennaio. Suo figlio compirà 18 anni a giugno, il che significa che non sarà più considerato tra i beneficiari dell’assegno, nonostante stia ancora studiando.

Questo porterà a una riduzione dell’assegno, generando preoccupazioni per il sostentamento familiare. Un’altra lettrice, madre single, racconta di come la maggiore età della figlia, avvenuta il 30 maggio, abbia portato alla decadenza della prestazione di 780 euro al mese. Nonostante il suo ISEE sia pari a zero e la figlia continui a frequentare la scuola, l’assegno è stato interrotto a causa del cambiamento nella composizione familiare.

Famiglie private dell’ADI a giugno: l’alternativa del supporto per la formazione e il lavoro

Le regole sull’ADI sono chiare ma spesso ignorate: il sussidio è destinato a minorenni, over 60, invalidi, persone con carichi di cura per figli piccoli o disabili, o a chi è assistito dai servizi socio-sanitari comunali. Qualsiasi variazione nella composizione familiare o nella situazione reddituale può influire sull’importo dell’assegno o sul diritto a riceverlo.

Come cambiamenti familiari ed economici influenzano l’assegno di inclusione (ADI) e quali sono le alternative disponibili (galleriaborghese.it)

Nel caso delle lettrici, il compimento del diciottesimo anno di età dei figli ha causato l’uscita di questi ultimi dal perimetro dei beneficiari dell’ADI, portando alla riduzione o alla cessazione del sussidio. Il caso della seconda lettrice è particolarmente illuminante: riceveva 780 euro, di cui 500 erano destinati al figlio minorenne e 280 all’affitto. Con la figlia maggiorenne, l’intera prestazione è decaduta, dato che la madre non rientra nei criteri per età e condizioni per ricevere l’ADI.

Quando cambia la composizione del nucleo familiare o la situazione economica, il sussidio viene riconsiderato. Per chi, come le nostre lettrici, si trova escluso dall’ADI, l’unica alternativa è il Supporto per la Formazione e il Lavoro, introdotto in sostituzione del Reddito di Cittadinanza. Questo sussidio è destinato a persone tra i 18 e i 59 anni senza altre condizioni particolari e prevede la partecipazione a programmi di politica attiva del lavoro organizzati dai Centri per l’Impiego. Sebbene l’importo massimo sia di 350 euro al mese, rappresenta comunque una possibile soluzione per chi ha perso l’ADI.

Viviana Orru

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Viviana Orru