Inaugurato nei giorni scorsi il nuovo itinerario che attraversa le meravigliose colline del prosecco, dichiarate Patrimonio UNESCO nel 2019.
Un sentiero nuovo di zecca per attraversare a ritmo lento, camminando, le terre del prosecco. Uno dei percorsi più interessanti da affrontare, attraversando borghi fatati, natura incontaminata e una miriade di profumi diversi. È il Cammino delle Colline del Prosecco ed è stato inaugurato proprio nei giorni scorsi per valorizzare ancora di più una delle eccellenze del nostro Paese.
Già nel 2019 l’UNESCO aveva dichiarato questi luoghi Patrimonio dell’Umanità. oOra con il progetto patrocinato dalla Regione Veneto si arricchiscono di una possibilità turistica in più. Parlando del Cammino, l’assessore al Turismo, Agricoltura e FONDI Ue, Federico Caner, ha sottolineato come le “famose colline a corde” rappresentino “un unicum a livello mondiale” sia per “la bellezza” che per le “peculiari caratteristiche geologiche”.
A curare nei minimi dettagli la sistemazione della via ci ha pensato l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, che rimane disponibile per fornire informazioni specifiche sul percorso. Sui siti web di riferimento sono presenti tutte le opzioni di contatto per inviare domande o proposte.
Un cammino per celebrare il prosecco
Il prosecco viene prodotto principalmente in Veneto e Friuli Venezia Giulia per quanto riguarda la denominazione DOC. Mentre per quella DOCG in 15 comuni del trevigiano. Il vitigno che produce questo fantastica varietà è il Glera. Quale modo migliore per conoscerne la storia, per respirare la stessa aria dei grappoli che ne costituiranno l’essenza se non attraverso un approccio slow?
È proprio ciò che ha pensato l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Questa ha deciso di lavorare assieme alla Regione Veneto per sviluppare un particolarissimo sentiero. Il Cammino delle Colline è stato inaugurato da poco e collegherà le località di Vidor e Vittorio Veneto, in piena Core Zone. Si sviluppa per una lunghezza totale di 51 km e può essere affrontato da chiunque. Il dislivello positivo è di 2.265 metri.
Le tappe sono tutte di durata simile, sono state ideate per godere al meglio dell’esperienza. Sono quattro: da Vidor a Col San Martino (4h 30’); da Col San Martino all’Abbazia di Follina (5h 30’); dall’Abbazia di Follina a Tarzo (4h 30’); da Tarzo a Vittorio Veneto (4h 30’) o da Tarzo a Serravalle (3h 30’) a seconda della variazione che si sceglie. Piccola particolarità: sul percorso non possono essere utilizzate biciclette né mezzi meccanici o animali per gli spostamenti tranne ove segnalato diversamente – in alcuni tratti infatti si sovrappone alla pista ciclabile.
