È possibile vietare di avere cani e gatti se si vive in condominio? C’è una normativa nuova che risponde in maniera chiara a questa domanda.
Cani e gatti sono in grado di darci affetto in modo incondizionato, proprio per questo sono tante le persone che desiderano che i propri figli crescano con almeno uno di loro, ma vale anche per chi vive solo, che li ritiene una compagnia costante e importante. Non a caso, quando uno di loro viene a mancare il dolore che si avverte è fortissimo. Al pari di quando si perde una persona della propria famiglia, per questo serve tempo per metabolizzare il lutto. Ma è davvero possibile vietare la loro presenza in condominio?
Tanti possono temerlo. Soprattutto perché in casi simili c’è un regolamento ben preciso da rispettare per non avere problemi, ma che in genere non riguarda le scelte dei residenti. Se questo dovessero accadere, sarebbero in tanti a non darsi pace e a finire nello sconforto. Quindi è bene sapere quali sono le regole in vigore in modo tale da poter agire di conseguenza.
Vivere in un palazzo non piace a molte persone, specialmente a chi era abituato ad avere una casa autonoma. A volte però può essere una necessità se si tratta di una scelta temporanea o legata a motivi economici. In casi simili è però necessario informarsi sin da subito su quanto previsto nel regolamento condominiale, così da essere a conoscenza di diritti e doveri di ognuno e non avere problemi con il vicinato o con l’amministratore.
Tanti potrebbero avere la volontà di avere cani e gatti in condominio. Per questo è determinante sapere se ci possano essere vincoli da rispettare, pur sapendo quanto possa essere difficile rinunciare a loro, che sono considerati parte della famiglia.
I limiti maggiori possono esserci quando si è in affitto, visto che non si è proprietari dell’immobile e la propria permanenza potrebbe non avere durata illimitata. In caso di dubbio non può che essere la legge a fare da riferimento. All’interno del contratto di locazione è possibile trovare una serie di clausole, alcune di queste possono riguardare anche la presenza di animali in appartamento.
Imporre un divieto è quindi possibile, ma questo non deve esserci da un giorno all’altro, è indispensabile che questo sia chiaramente specificato nel contratto. Qualora invece non si trovasse alcun accenno sul tema nell’accordo, è impossibile impedire la presenza dei tanto amati amici a quattro zampe. Se dovessero esserci quindi rimostranze da parte del locatore, si potrà così far tranquillamente valere le proprie ragioni.
Se dovesse esserci una clausola ad hoc nel contratto, l’inquilino ha tutto il diritto di far presente di non essere d’accordo, ma dovrà farlo prima della firma. È bene quindi verificare questo dettaglio da subito. Se non ci fosse alcuna specifica si potrà decidere anche nel corso del tempo di prendere cani e gatti in condominio senza timore di andare incontro a problemi.
Attenzione, non è consentito inserire la disposizione in un secondo momento, mentre è possibile per l’inquilino prendere un animale non nell’immediato. Se invece ci fosse davvero un divieto e non si rispettasse la normativa, si può arrivare alla risoluzione del contratto per inadempimento da parte del locatario.