“Sorrisi, serenità e spensieratezza” questi i pochi ingredienti dello chef Cannavacciuolo per rendere magici i momenti in famiglia.
A guardarli la somiglianza è davvero impressionante, sembrano quasi fatti con lo stampino. Non ce ne voglia la moglie Cinzia, ma i figli di Cannavacciuolo hanno preso tutto dal papà. Lo chef ha un rapporto speciale con loro, nonostante non riesca a passarci quanto tempo vorrebbe.
La primogenita è Elisa ed è nata nel 2007, dunque oggi ha sedici anni. Mentre Andrea è venuto alla luce nel 2012. Sono la cosa più preziosa che la vita gli ha voluto regalare e su di loro non risparmia mai parole affettuose nelle interviste. Ha spesso ribadito come arrivare ai traguardi che si era prefissato sarebbe stato impossibile senza il loro aiuto.
Da parte sua qualche rammarico c’è, si sente un po’ in colpa per essere un padre poco presente, visti i tanti impegni sia in televisione, dove è la star di MasterChef e Cucine da incubo, sia dietro i fornelli della sua Villa Crespi, il ristorante tre stelle Michelin.
Non appena riesce a trovare un momento libero cerca di passarlo con moglie e figli, gli scatti postati sui social lo testimoniano. Come quello che li ritraeva nel bel mezzo di in una gita fuori porta a Pasqua: immersi nel verde e affacciati su un panorama splendido. La gioia di stare assieme è una delle basi della loro convivenza. “Servono pochi ingredienti”, ci tiene a specificare in didascalia lo chef.
A Domenica In tempo fa era apparso abbastanza rabbuiato per il fatto di dover rincorrere gli impegni di lavoro a discapito della famiglia. Mara Venier “scava dentro” con le domande e cerca di capire di più sulle scelte di chef Cannavacciuolo. Tanti sono stati i sacrifici che lo hanno portato a essere uno dei migliori cuochi italiani, ma forse ne avrebbe fatto volentieri a meno: “Sono un padre assente, oggi sono qui per l’intervista ma è il compleanno di mia figlia. Devo dire che gli è capitato un papà sfortunato”.
Una vita passata a faticare per cercare di realizzare il proprio sogno. Il prezzo da pagare è stato alto, come sottolinea: “Se rifarei tutto? Non credo. A 23 un ragazzo è giovane e deve vivere la propria vita. Io ho deciso di dedicarla al mio lavoro. Oggi sono più libero è vero però nel frattempo mi sono passati davanti vent’anni. Cosa avrei fatto diversamente? Avrei voluto viaggiare di più, studiare e conoscere le cucine di tutto il mondo”.