Tanti amano dormire con la luce accesa, ma si tratta di un errore, può portare a sviluppare una malattia da non sottovalutare, ecco quale.
In età adulta non sono poche le persone che hanno paura del buio, al punto tale da temere possa in quel momento succedere qualcosa di brutto. Per questo non può fare a meno di dormire con la luce accesa, anche se non sempre lo ammette in maniera aperta per paura di essere giudicato in maniera negativa.
Togliere questa abitudine può essere difficile, al punto tale che si poi costretti a dirlo senza mezzi termini se ci si trova a doversi coricare con qualcuno, come è il caso ad esempio di un partner conosciuto da poco. In realtà, sarebbe una mossa non così positiva, che può portare addirittura a mettere a rischio la salute di chi lo fa.
Cambiare in maniera drastica può essere difficile, per questo l’ideale sarebbe farlo in maniera graduale, così da non entrare in crisi già da subito (c’è chi arriva ad avere anche attacchi di panico quando si trova al buio). I benefici che si otterranno saranno diversi.
Fino ad ora in tanti avevano pensato che l’unico “inconveniente” che poteva essersi nel dormire con la luce accesa era dato dal consumo di energia in un momento in cui non era così necessario e per un periodo di tempo di almeno 8 ore. A questo eventualmente poteva aggiungersi l’idea di dare fastidio a qualcuno se si è in coppia.
I problemi causati da questa abitudine non sono però solo economici e relazionali, possono riguardare anche la salute. Secondo quanto emerso da un team di ricercatori, farlo abitualmente può aumentare le possibilità di incorrere nel diabete di tipo 2, noto anche come “malattia del sangue dolce“. Questo può verificarsi perché l’esposizione alla luce può influenzare negativamente la tolleranza al glucosio e la produzione di insulina.
A metterlo in evidenza sono i risultati di uno studio durato ben otto anni ideato da a alcuni scienziati australiani del Turner Institute for Brain and Mental Health dell’Università Monash e del Flinders Health and Medical Research Institute (Sleep Health). Chi ha avuto modo di dormire con le luci più forti aveva un rischio di diabete del 67% superiore rispetto a chi riposava al buio (l’età media dei partecipanti era di 62 anni, il 58% erano donne).
Almeno per ora non si parla comunque di un rapporto di causa-effetto tra l’esposizione alla luce durante la notte e l’insorgenza del diabete, ma certamente una maggiore corrispondenza tra le due situazioni c’è. È importante sottolineare inoltre che la luce blocca la produzione di melatonina, un ormone prodotto dalla ghiandola pineale che ha il compito anche di regolare i ritmi sonno-veglia, per poi influenzare la produzione di insulina.
Stare al buio durante la notte sarebbe poi cruciale anche per mantenere regolari i ritmi circadiani, i nostri naturali cicli di sonno-veglia, che sono fondamentali per avere un buono stato di salute fisico e mentale. È anche per questo che sarebbe bene spegnere i dispositivi elettronici (Tv, smartphone e PC) mezz’ora prima di coricarsi, oltre a utilizzare tende oscuranti e spegnere tutte le fonti di luce.