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Curiosità

“Il peggior nemico sarai sempre tu per te stesso”: chi era Nietzsche e le sue frasi più belle

Friedrich Nietzsche è stato per il secolo XIX un personaggio di grande rilievo: ripercorriamo la sua vita e le frasi più importanti.

Friedrich Nietzsche nasce a Rocken nel 1844, per poi trasferirsi nel 1850 con la famiglia, in seguito alla morte del padre, nella città di Naumberg. Fin da bambino avverte e mette in pratica la sua passione per la filologia, e nel 1864 ne comincia gli studi in ambito accademico. Solo cinque anni dopo, nel 1869, ancora molto giovane, comincia la sua esperienza da docente universitario. Riceve la cattedra all’Università di Basilea per insegnare lingua e letteratura greca. A Basilea entra in contatto con Richard Wagner, di cui diventa un fervente sostenitore.

Le frasi più significative di Friedrich Nietzsche-Galleriaborghese.it

La sua prima opera è del 1872: “La nascita della tragedia“. Insieme a lei tutto il filone narrativo seguente sarà influenzato dall’opera di Schopenhauer e di Wagner. La sua opera più significativa e più conosciuta è del 1878: “Ecce homo, con la quale si distacca pienamente dal pensiero di Schopenhauer e da quello di Wagner, con la conseguente rottura con quest’ultimo, di un’amicizia durata molti anni. Nel 1879, in seguito a un peggioramento delle sue condizioni di salute, lascia la cattedra a Basilea per concedersi dei viaggi in diverse città europee.

Friedrich Nietzsche, le frasi più significative del filosofo tedesco

Trasferitosi a Torino nel 1889, comincia a manifestare dei segni di squilibrio mentale, caratterizzati dal suo stato di depressione che deriva dal conflittuale rapporto con la sorella e la madre, nonché l’esasperato desiderio di ricevere fama tramite il suo pensiero filosofico. Fama che riceverà solo nell’ultima fase della sua vita, quando finirà sotto la custodia della sorella a causa della sua totale condizione di squilibrio fisico e mentale. Fama tra l’altro, di cui sarà totalmente inconsapevole. 

Una delle frasi celebri di questo grande filosofo e poeta è: «dove voi vedete cose ideali, io vedo cosa umane, troppo umane». Con questa frase Nietzsche vuole dire che è l’uomo stesso che cerca di costruire un certo tipo di società, proiettando in una sfera superiore, i valori morali che poi decide di abbracciare. 

«Non esistono fatti, ma solo interpretazioni». In parole povere, secondo il filosofo non esiste una sola visione del mondo, ma una molteplicità di sensi, di prospettive. Da questa frase si sviluppa poi il concetto che la conoscenza, secondo Nietzsche, è in realtà ermeneutica, ossia, interpretazione dei fatti. 

Questa volontà ermeneutica, sempre secondo il filosofo, si traduce in uno scontro tra coscienze. E dunque, in assenza di una verità assoluta, ogni individuo vuole affermare il proprio sistema di verità. Un pensatore davvero rivoluzionario che vale la pena di approfondire.

Michele Zacchia

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Michele Zacchia