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In arrivo una nuova tassa sul patrimonio, sconcerto tra i cittadini

Cittadini italiani sconcertati: è in arrivo una nuova tassa sul patrimonio. Ecco tutti i dettagli e chi rischia di doverla pagare.

Tutti gli italiani sanno benissimo che nel corso dell’anno dovranno pagare varie imposte e tasse che vanno a colpire gli ambiti più diversi della nostra vita. Ci sono tasse legate ai guadagni ottenuti sul posto di lavoro ma anche tasse e imposte che riguardano il possesso di un’auto o di un immobile.

Introduzione di una nuova tassa sul patrimonio – Galleriaborghese.it

Sono dunque tante le tasse che ogni anno devono essere corrisposte ai Comuni, Province, Regioni o al Governo Centrale. Nonostante il numero già alto di tributi, l’Unione Europea sta pensando anche di tassare i patrimoni più ingenti presenti sul territorio della Comunità. Recentemente, infatti, l’UE ha proposto di introdurre una patrimoniale a livello europeo che andrebbe a colpire l’1% dei patrimoni.

L’UE propone tassa sui patrimoni: ecco perché e chi dovrà pagarla

Secondo quando si apprende, la nuova tassa dovrebbe essere introdotta dopo le elezioni dell’8 e del 9 giugno e trova il suo fondamento nell’esigenza di rinvenire ulteriori risorse economiche che permettano all’UE di fronteggiare le ingenti spese che gravano sui bilanci comunitari.

La proposta della nuova legge è stata lanciata da Thomas Piketty, noto economista, e da Paul Magnette, politico belga. La stessa ha raccolto il consenso di alcuni paesi comunitari, tra cui in particolare Spagna, Francia e Germania. Meno propenso, invece, all’introduzione di una tassa sui patrimoni più ricchi dell’Unione è il nostro Paese.

UE e la nuova tassa sui patrimoni – Galleriaborghese.it

Sul sito internet degli autori della proposta di legge si legge che la tassa servirà a “Costituire  una nuova risorsa per l’Unione, il cui gettito consentirebbe di ampliare e perpetuare le politiche europee di transizione ambientale e sociale e di cooperazione allo sviluppo, in cofinanziamento con gli Stati membri. Questo contributo sarebbe destinato alla lotta contro il cambiamento climatico e alla lotta contro le disuguaglianze e permetterebbe ai cittadini europei di partecipare in modo più equo a questi obiettivi”.

La tassa andrebbe quindi a coprire non solo i fondi per finanziare il “Green Deal” ma anche il costo della guerra in Ucraina che dura ormai da più di due anni. Proprio per questi motivi che si sta quindi consolidando l’idea di introdurre una tassa sull’1% dei patrimoni dei più ricchi del continente europeo.

Secondo alcune stime, la tassa sui patrimoni potrebbe fornire alle casse dell’Unione europea una cifra pari a circa 286,5 miliardi di euro l’anno, portando ad un raddoppio delle disponibilità economiche comunitarie che, per il 2024, si attestano sui 189,4 miliardi di euro. Nel caso in cui la legge non dovesse essere accolta, l’UE ha pensato ad altre due opzioni.

La prima segue il modello usato in Spagna: l’introduzione di una tassa del 3,5% sui patrimoni superiori a 3,7 milioni di euro. In questo modo si andrebbero a colpire patrimoni piuttosto ingenti. Ancora, un’altra opzione riguarda l’introduzione di una tassa globale sui patrimoni pari al 2%.

Ramona Buonocore

Classe 1989, vive tra Atrani e Salerno. Ha conseguito, all’Università degli Studi di Salerno, la laurea triennale in Editoria e Pubblicistica e la specializzazione in Comunicazione Audiovisiva. E’ iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti della Regione Campania dal marzo 2017. Ha collaborato con il quotidiano locale Il Roma – Cronache del Mezzogiorno, il sito di sport nazionale SuperNews e con l’emittente Radio Bussola 24 di Salerno oltre che con vari siti web e testate locali e nazionali. Tra i suoi interessi la lettura, l’arte, gli animali e le serie tv.

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