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In pensione anni prima con la RITA, ma quante tasse si pagano? La verità poco conosciuta

Le imposte sulla rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) e le condizioni per accedere a questa forma di pensione anticipata.

La Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA) è una soluzione pensionistica che permette di andare in pensione a 62 anni, percependo un trattamento temporaneo fino al raggiungimento dei normali requisiti per la pensione di vecchiaia a 67 anni, con almeno 20 anni di contributi. La RITA si basa sui contributi integrativi versati dal lavoratore nel corso della sua vita lavorativa. Tuttavia, è essenziale comprendere le imposte che si applicano quando si opta per questo sistema.

Scopri quante tasse si pagano sulla RITA e le condizioni per accedere a questa pensione anticipata (galleriaborghese.it)

Quando si percepisce la RITA, l’importo erogato è soggetto a una ritenuta a titolo d’imposta con un’aliquota ridotta al 15%. Questa aliquota può essere ulteriormente ridotta di 0,30 punti percentuali per ogni anno oltre il quindicesimo anno di adesione alle forme pensionistiche complementari, con un limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali, fino al 9%.

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 9/E del 16 febbraio 2022, ha chiarito che le somme erogate a titolo di RITA, come altre prestazioni di previdenza complementare, sono considerate redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. Tuttavia, i beneficiari della RITA possono optare per la tassazione ordinaria invece di quella sostitutiva. Questa scelta deve essere indicata nella dichiarazione dei redditi, inserendo il codice specifico nella casella dei ‘Casi particolari’ nel quadro dei redditi di lavoro dipendente e assimilati.

Quali lavoratori possono accedere alla RITA nel 2024 e come beneficiare della pensione anticipata?

Non tutti i lavoratori possono accedere alla RITA. Le condizioni per beneficiare di questa forma di pensione anticipata nel 2024 includono: essere inoccupati, aver cessato ogni attività lavorativa, avere un massimo di 5 anni per il raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia, aver maturato almeno 20 anni di contribuzione nel regime obbligatorio di appartenenza e aver accumulato 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari.

La RITA offre pensione anticipata per specifici lavoratori nel 2024 (lalleriaborghese.it)

In alternativa, è possibile accedere alla RITA se si è cessata l’attività lavorativa, si è in stato di inoccupazione per un periodo inferiore ai 24 mesi, si raggiunge l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio entro i dieci anni successivi al compimento del periodo minimo di inoccupazione e si sono effettuati versamenti nella previdenza complementare per almeno 5 anni, ridotti a 3 anni se il lavoratore si sposta in un altro Stato membro. La RITA può essere revocata in base alle modalità stabilite da ogni forma pensionistica ed è compatibile con il versamento di ulteriori contributi, anche nel caso di richiesta dell’intero montante accumulato.

La RITA offre un’opportunità di pensione anticipata a condizioni specifiche e con una tassazione relativamente favorevole. Tuttavia, è fondamentale che i potenziali beneficiari comprendano appieno le implicazioni fiscali e le condizioni di accesso per poter prendere decisioni informate sul proprio futuro pensionistico. Consultare un esperto di previdenza complementare può aiutare a navigare attraverso le complessità della RITA e a ottimizzare il proprio piano pensionistico.

Viviana Orru

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Viviana Orru