Il quinto capitolo di Indiana Jones è finalmente uscito al cinema: riuscita saga cinematografica ispirata ad personaggio realmente esistito.
Proprio in questi giorni sta facendo registrare importanti incassi al botteghino il quinto, e fin qui ultimo, capitolo della saga di Indiana Jones. Saga cinematografica iniziata nei primissimi anni ottanta e ancora oggi particolarmente in voga. Prodotto che ha anche permesso ad Harrison Ford, indimenticabile protagonista, di affermarsi come uno dei migliori attori che hanno fatto la loro comparsa sul grande schermo negli ultimi decenni.
Era il 1981 quando al cinema usciva “I predatori dell’arca perduta“, capostipite della saga di Indiana Jones. Il ruolo di protagonista venne affidato all’attore nato a Chicago che aveva già una ventina d’anni d’esperienza sul grande schermo. Scelta ricaduta su di lui dopo che la produzione aveva provato a contattare Tom Selleck che dovette però rinunciare perché impegnato a girare l’iconica serie televisiva “Magnum P.I.”
Chissà se Selleck avrà avuto qualche ripensamento dopo aver assistito a tutto il successo arrivato dopo l’uscita del primo film della saga. Un filone di prodotti cinematografici che ha accompagnato intere generazione. Tuttavia, in pochi sanno che il personaggio dell’archeologo più famoso del cinema è basato su un personaggio realmente esistito: il suo nome Percy Fawcett.
Chi era Percy Fawcett: Indiana Jones è vissuto veramente
Noto esploratore vissuto a cavallo tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento passato alla storia per la sua grande passione nei confronti della cartografia. Impegno che gli permise di girare tutto il mondo fino al giorno della sua morte, avvenuta proprio mentre era alla ricerca di una misteriosa città. Considerato un personaggio avventuroso e privo di paura, nel giro di qualche anno passò dall’essere impegnato con i servizi segreti britannici al diventare un esploratore leggendario.
La sua sfida più grande arrivò però al termine della prima guerra mondiale quando finalmente ottenne i soldi per andare a caccia della città perduta che si trovata nel cuore della foresta amazzonica in Brasile chiamata da egli stesso città Z. Talmente tanto nascosta e misteriosa che persino le guide del posto si rifiutarono di accompagnarlo. Allora Fawcett prese suo figlio e un altro giovane collaboratore e andarono all’avventura.
Peccato, però, che quella particolare spedizione fu anche l’ultimo della loro vita. Per tutto il viaggio l’esploratore che ha ispirato la saga di Indiana Jones è rimasto in contatto con sua moglie attraverso alcune lettere. Tuttavia, una volta entrati nella parte più fitta della foresta, si persero le sue tracce in maniera definitiva. Diversi anni dopo furono fatte svariate ricerche relative alla sua vita e alle sue esplorazione, specialmente in merito all’ultima che fu per lui fatale.
In baso a ciò che è emerso nei decenni successivi alla sua scomparsa, pare che i tre vennero uccisi proprio da una delle tribù del posto che stavano cercando. Nonostante ne siano anche state ritrovate le ossa, qualcuno non è rimasto particolarmente convinto dalla veridicità della faccenda.
