IRPEF, arriva un ‘no’ del Governo: le Partite Iva in rivolta

Brutte notizie per i titolari di Partita Iva che speravano in un’ulteriore proroga per il pagamento dell’IRPEF. Ecco la decisione del governo.

Lo scorso 20 luglio è scaduto il termine ordinario di pagamento delle tasse con la mini proroga concessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) senza maggiorazioni per tutti i contribuenti ISA e forfettari. Come sempre, larga parte dei soggetti interessati ha preferito optare per un pagamento differito con un minimo aggravio.

Il no del Governo per chi ha partita iva
Brutte notizie per i possessori di Partita Iva: arriva il ‘no’ del Governo (Ansa) – galleriaborghese.it

E a gran voce è stata chiesta un’ulteriore proroga con maggiorazione dello 0,40% al 21 agosto (dunque posticipando la scadenza iniziale di un mese esatto). Ma l’esito non è stato quello sperato. Un recente comunicato dell’Anc (Associazione nazionale commercialisti) ha dato voce alla delusione di un’intera categoria. La richiesta di proroga del versamento dell’Irpef non è stata accolta dall’Ufficio Legislativo del Mef.

“Il Ministero – si legge nella nota – sottolinea che lo scorso anno la proroga non è stata concessa, ma ciò è avvenuto solamente per una coincidenza di date”. Tant’è. I versamenti dovranno essere necessariamente effettuati entro il prossimo 31 luglio, maggiorando le somme da versare, in ragione di giorno, fino allo 0,40 per cento, a titolo di interesse corrispettivo.

La doccia fredda fiscale per il popolo delle Partite Iva

La proposta di proroga era arrivata con un ordine del giorno presentato alla Camera nel corso della discussione sulla Delega fiscale. Il rinvio avrebbe avuto un impatto esclusivamente su Partite Iva e soggetti diversi già beneficiari del rinvio dei termini dal 30 giugno al 20 luglio. Le motivazioni alla base del “niet” del governo sono sostanzialmente due: certezza dei rapporti tributari e salvaguardia degli ordinari flussi di cassa.

La decisione del Governo per i possessori di Partita Iva
La decisione del Governo – galleriaborghese.it

La conseguenza della scelta del governo comporta la non applicazione dell’art. 37, co.11bis, del D.L. n. 223/2006 che permette di spostare a dopo il 20 agosto tutti i pagamenti con scadenza in tale mese estivo. Con buona pace dei tanti lavoratori che ci avevano sperato fino all’ultimo. Dal 1° al 20 agosto ci sarà comunque la sospensione di altri adempimenti fiscali, come il pagamento dell’Iva (trimestrale e mensile) e della seconda rata di chi ha optato per il pagamento dilazionato dei tributi indicati in dichiarazione (art. 37, co. 11bis. D.L. n. 223/2006).

Il pagamento dovrà essere effettuato il 21 agosto prossimo. Dal 1° agosto al 4 settembre, invece, saranno sospesi i termini per i pagamenti richiesti dall’Agenzia delle Entrate (nonché dagli enti locali) con le comunicazioni di irregolarità (art. 7-quatre, co. 17, D.L. n. 193/2016). Nella stessa finestra temporale sono sospesi i termini per la trasmissione dei documenti e delle informazioni richiesta dall’Agenzia delle Entrate e dagli enti locali.

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