Le spese per lo studio di tuo figlio ti devono essere rimborsate: arriva la sentenza che cambia tutto

Le spese che ogni anno le famiglie sostengono per mantenere i figli all’università sono altissime, ma in alcuni casi devono essere restituite.

Lo ha stabilito il Consiglio di Stato dopo un ricorso dell’UdU, Unione degli Universitari, contro l’Università di Torino. La sentenza, che è stata emessa di recente, riguarda fatti avvenuti nel 2018 e che hanno pesantemente influito sui bilanci di moltissime famiglie italiane.

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In alcuni casi si può ottenere il rimborso delle tasse universitarie – galleriaborghese.it

Gli studenti dell’Udu avevano infatti segnalato al TAR del Piemonte una presunta irregolarità nelle tasse che gli studenti iscritti all’Ateneo di Torino nel corso di quell’anno avevano dovuto pagare. Secondo gli studenti, infatti, le tasse del 2018 furono troppo alte rispetto al solito, tanto da essere addirittura illegali.

Inizialmente il Tar rigettò le richieste degli studenti, che pretendevano la restituzione delle tasse versate in eccesso. Sulla decisione del TAR aveva influito il grande numero di iscritti all’ateneo di Torino che aveva fatto richiesta per ottenere il rimborso. Tra costoro c’erano grandi differenze di reddito e quindi di tassazione e questo secondo il TAR impediva una quantificazione precisa delle tasse in eccesso richieste indebitamente dall’Ateneo di Torino.

Gli studenti però non si sono arresi e hanno fatto ricorso in appello al Consiglio di Stato. In effetti, la sentenza di quest’ultimo organo ha dimostrato che gli studenti avevano pienamente ragione ma non solo, anche che era difficile, ma comunque possibile, calcolare l’ammontare delle tasse in eccesso richieste dall’ateneo. L’ateneo di Torino è stato obbligato a restituire 39 milioni di Euro.

Quando si può ottenere la restituzione delle tasse universitarie?

Il caso dell’Ateneo di Torino è diventato emblematico perché costituisce al momento un unicum nella giurisprudenza italiana. Il motivo è che l’Ateneo di Torino ha scelto consapevolmente di chiedere più tasse di quanto consentito dalla legge.

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Le legge punisce le università “furbette” – galleriaborghese.it

Bisogna sapere infatti che esiste una norma che stabilisce il preciso ammontare delle tasse che un Università può chiedere ai suoi studenti. Le Università percepiscono infatti un sovvenzionamento ordinario da parte dello Stato che però viene integrato dalle tasse pagate dagli iscritti al momento dell’iscrizione alle varie facoltà.

La legge stabilisce una proporzione fissa tra queste due quote: la somma totale richiesta in tasse non può mai essere superiore al 20% del sovvenzionamento statale. Nel 2018 l’Università di Torino decise di chiedere una quota maggiore per sopperire alle difficoltà economiche in cui l’Ateneo si trovava. A fronte di un maggior numero di iscritti, infatti, non erano arrivati dallo Stato fondi sufficienti a sostenere le spese. Quindi l’Ateneo aveva tentato di sostenersi aumentando le tasse chieste agli studenti.

Solo se altre “Università furbette” decidessero di superare la quota del 20% si potrebbe ottenere la restituzione delle tasse versate in eccesso attraverso un’opportuna procedura legale.

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