Anche in Italia si diffonde il naturismo nelle spiagge, sebbene spesso manchi la giusta regolamentazione. Ecco cosa succede in questi luoghi “proibiti”.
Il naturismo, ovvero quella pratica di non portare vestiti per stare a contatto con la natura, ha origini remote sfidando tabù e pregiudizi legati al nudo. Le spiagge nudiste sono, infatti, da anni molto diffuse in diverse parti del mondo e ce ne sono alcune anche in Italia. Quello che manca nel nostro paese, tuttavia, è la regolamentazione del naturismo nonostante ci siano spiagge autorizzate.
Chi non ha mai praticato il nudismo e poco sa del fenomeno non ha idea di cosa accada in questi luoghi. Non esistendo una legge in materia, in Italia il naturismo si pratica in posti nascosti e poco accessibili e meno sicuri rispetto a quelli di paesi dove ciò è regolamentato. L’autorizzazione, tuttavia, compete alle amministrazioni locali e questo succede dove il naturismo è praticato da tempo. Qui le persone che vanno in spiaggia non usano il costume da bagno e si mostrano come mamma li ha fatti. Ma c’è anche altro da sapere.
Spopolano le spiagge nudiste, quello che può accadere è sorprendente
Anche se in Italia il senso del pudore è ancora molto forte, ci sono decine di spiagge dove praticare il naturismo a 360° senza doversi recare per forza a Cap D’Adge, nota località francese dove si va anche oltre il concetto del nudismo. Tuttavia, non tutte le spiagge sono come questa, poiché in molte località è espressamente vietato avere atteggiamenti sessuali ed è perfino proibito usare costumi o manifestare erezioni (che un naturismo esperto non mostra mai).
In Sicilia esiste una spiaggia naturista che si avvicina al concetto di Cap D’Adge, che è diventata luogo di scambisti. La località si trova alla Riserva Marianelli e il lido prende questo nome. Grazie al giornale Mow esiste un reportage che spiega cosa è possibile trovare in questo luogo meta di nudisti. Tra le normali famigliole, le nonnine che prendono il sole senza costume, ci sono anche scambisti, ma ciò avviene solo a una certa ora.
La spiaggia è molto lontana e per raggiungerla bisogna fare un piccolo trekking ed è anche a pagamento. Qui soltanto poche persone indossano il costume da bagno, mentre tanti, giovani e meno giovani, si godono il sole come mamma li ha fatti. Nel reportage si mette in evidenza che molti fruitori della spiaggia mostrano i genitali anche quando entrano in mare.
All’imbrunire, invece, comincia la festa dove etero e membri della comunità Lgbtq+ si divertono avendo rapporti sessuali con chi frequenta il luogo. Un luogo che sfida le norme, i tabù e anche il comune senso del pudore. Questa località è certamente poco conosciuta e non è Cap D’Agde, ma anche qui succede di tutto. Proprio tutto.
