Lui è stato un grandissimo della musica italiana. Lo abbiamo amato praticamente tutti. Ma sai a chi ha lasciato la sua eredità? Incredibile!
Impossibile non conoscerlo come cantante e compositore. Parliamo di Lucio Dalla. Tutti noi amiamo canzoni come Attenti al lupo, Caruso, Piazza Grande. Purtroppo però ci ha lasciato già da qualche anno. Per la precisione il 1 marzo del 2012.
Con il tempo aveva accumulato una grandissima fortuna finanziaria. Ma sai a chi sono andati tutti i suoi averi? Quando lo leggerai rimarrai completamente senza parole. Scorri le prossime righe del nostro articolo.
Lucio Dalla un patrimonio grandissimo andato a loro
Purtroppo gli anni che ci separano dalla morte di Lucio Dalla ormai iniziano ad essere tanti, sono più di dieci. E’ venuto a mancare in Svizzera senza lasciare eredi diretti (il cantante non aveva figli). Proprio per questo in molti si chiedono a chi abbia lasciato la sua immensa fortuna, soprattutto dato che nei giorni immediatamente successivi al suo decesso è emersa la notizia che l’artista non si era curato di redigere un testamento.
Il curatore dei beni ha dovuto fare anche l’inventario di quello che comprendeva la sua eredità. Un patrimonio grandissimo. Troviamo il suo appartamento in Via D’Azelio a Bologna di 2.000 metri quadrati che si estendeva su ben tre piani. Qui viveva con il suo compagno, Alemanno. Una villa alla isole Tremiti, delle case a Milo, paesino alle pendici dell’Etna, una a Pesaro e tantissimi quadri di artisti molto importanti come Aspertini, Ontani, Paladino. Ma non finisce qui. C’è anche una barca di 22 metri ed i diritti d’autore di tutte le sue canzoni. Troviamo poi anche due società di produzione la Assistime Spa e la Pressing Line srl.
Ecco quindi che la sua eredità è stata equamente divisa tra i suoi cinque cugini, eredi legittimi, che hanno accettato. E per quanto riguarda Marco Alemanno, il compagno di Dalla?
Il compagno storico di Lucio Dalla ha tenuto in principio un riserbo particolare e solo successivamente ha detto la sua sulle pagine del Corriere della Sera, dove ha rilasciato una particolare intervista. Le sue parole sono state: “I parenti fanno finta che io non esista, negano l’evidenza, da due mesi non ho più contatti diretti”
Alemanno ha anche svelato di sentirsi prigioniero in casa, spiegando che se doveva spostarsi in un’altra ala o utilizzare gli oggetti che il compagno gli aveva regalato mentre era in vita doveva farlo in presenza di testimoni. Ha accusato i parenti di Dalla di avergli tolto la possibilità di accesso cambiando la serratura alla porta.
