Mangiare patatine fritte allunga la vita: il nuovo studio che cambia le regole a tavola

Mangiare le patatine fritte non fa necessariamente male. Tutto dipende da quali patate si scelgono e a quali temperature si cuociono: tutto quello che c’è da sapere.

Le patatine fritte, magari insaporite da tanto sale e da una salsa, rappresentano il junk food per eccellenza. Sogno proibito di chi deve rispettare un regime alimentare ipocalorico o di chi ha bisogno di disintossicarsi da abitudini alimentari sbagliate, le patatine fritte contengono molte calorie ma per molti sono così buone che vale la pena correre il rischio di mettere su qualche chilo.

mangiare patatine fritte allunga la vita
Mangiare patatine fritte allunga la vita: lo studio – galleriaborghese.it

Quello che però non sono in molti a sapere è che le patatine fritte possono fare molto male alla nostra salute a prescindere dal numero di calorie che contengono. Il motivo è che nel loro processo di cottura si sviluppa una sostanza chiamata acrilammide che può avere molte conseguenze negative per la nostra salute.

L’acrilammide è stata classificata dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) come “probabilmente cancerogena per l’uomo” in base a studi sugli animali. Gli studi sugli animali hanno dimostrato che l’esposizione all’acrilammide può causare tumori in diversi organi, tra cui il tessuto mammario, la tiroide, i polmoni e l’utero. C’è da dire che gli studi sugli esseri umani finora non hanno fornito risultati chiari ed esaustivi, ma comunque ingerire acrilammide viene considerato un fattore di rischio per l’insorgenza del cancro.

Come si forma l’acrilammide nelle patatine fritte?

L’acrilammide è una sostanza chimica che si forma naturalmente durante la cottura ad alta temperatura di alcuni alimenti. In particolare quelli ricchi di amido come patate, cereali, caffè e prodotti da forno.

patate fritte bruciate acrilammide
Nelle patate bruciate si sviluppa acrilammide – GalleriaBorghese.it

Questa sostanza si forma infatti quando gli zuccheri presenti in alcuni alimenti, come quelli a base di farina, o contenenti molti zuccheri, vengono cotti a temperature troppo alte. L’acrilammide si forma quando gli amidi si bruciano e assumono un colore bruno o addirittura nero. Purtroppo è molto comune bruciare le patatine fritte mentre vengono cotte a temperature troppo alte oppure per troppo tempo.

Per evitare che questo accada è possibile seguire diversi accorgimenti. Scegliere sempre patate piuttosto vecchie, non patate novelle, perché contengono meno amido, quindi c’è meno rischio che producano acrilammide durante la cottura. Sciacquare le patate prima di friggerle e asciugarle bene può essere molto utile per eliminare l’amido in eccesso. Controllare e regolare sempre la temperatura dell’olio in maniera che non salga eccessivamente e non bruci le patate; infine non mangiare le patate fritte bruciate. In questo potrai gustartele nella loro versione più sana e conservare anche una buona salute (che ti permette di vivere più a lungo e bene!)

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