Dramma improvviso e doloroso per Maria Grazia Cucinotta, l’attrice ha dovuto dire addio a Stefano, scomparso a causa di un grave incidente.
Il 10 giugno scorso ha perso la vita Stefano e Maria Grazia Cucinotta fatica ancora a farsene una ragione. Per l’attrice la notizia è stata un colpo al cuore, è successo tutto all’improvviso e nel giro di pochi secondi. L’incidente gli è stato fatale, impossibile evitare una tragedia del genere. A parlarne proprio in queste ore è stata l’onorevole Rita dalla Chiesa, vicina sia a lei che al marito Giulio Violati: “Un dramma che non credo si potesse scongiurare”.
Il dolore è profondo e immenso, i fan le rimangono vicini in questo momento di difficoltà. La speranza è che possa presto mettere la sofferenza alle spalle e ripartire. “Sono notizie che ti lasciano senza fiato: perdere un proprio caro per una malattia è una tragedia ma così è anche più doloroso”, aggiunge l’amica di famiglia nella lunga intervista concessa ai microfoni del settimanale Nuovo, pubblicata in uno degli ultimi numeri usciti in edicola.
Si trovava in scooter sulla Cassia, a Roma, quando un cinghiale gli ha tagliato la strada; inevitabile l’impatto con l’animale, Stefano ha perso la vita. A piangerlo in queste ore è il cugino Giulio Violati, marito di Maria Grazia Cucinotta. Una morte improvvisa e tragica che ha lasciato tutti senza parole, ovviamente non sono mancate le polemiche riguardanti l’annoso problema della fauna selvatica che imperversa incontrollata per la Città eterna.
“Con profondo dispiacere ho accolto la notizia, sono vicina a Maria Grazia e alla sua famiglia”, a parlare è l’onorevole Rita dalla Chiesa, che conosce l’attrice per via della figlia Giulia. A quanto pare l’uomo stava tornando a casa ma non era ancora buio: “Credo che Stefano si sia trovato davanti l’animale all’improvviso e non abbia potuto fare a meno di andargli addosso”.
Secondo la 76enne sarebbe stato pressoché impossibile scongiurare lo scontro, soprattutto per la particolare conformazione della carreggiata: “La Cassia è una strada stretta e a doppio senso: se anche avesse tentato di evitarlo, avrebbe rischiato di finire sotto un autobus o un’auto proveniente dal senso opposto”.