Nuovo caso di razzismo nello sport: l’annuncio scatena l’indignazione di tutti

Il razzismo deve sempre essere combattuto, ma nello sport un noto atleta ha dovuto subire delle frasi orrende.

Una delle cose più ignobili e ripugnanti che ci possano essere al mondo è constare come ancora oggi ci siano dei casi di razzismo. Si tratta di un atteggiamento che non ha davvero senso di esistere e che non può essere accettato in alcun modo in quella che si vuole definire come una società civile.

Razzismo nello sport
Brutto caso di razzismo nello sport (galleriaborghese.it)

Se già di per sé non ci sono delle giustificazioni che possano in qualche modo dare delle spiegazioni a queste esternazioni, il tutto diventa ancora più paradossale nel momento in cui è applicato allo sport. Le varie discipline sono il totale e assoluto trionfo della meritocrazia e di coloro che fanno parlare solo i fatti.

Dunque non si dovrebbe nemmeno avvicinare in questo ambito la parola razzismo, ma purtroppo non tutti hanno ancora questa intelligenza. Il mondo del motorsport, causa anche gli ingenti costi, è sempre stato molto elitario e ancora una volta siamo costretti a dover commentare un caso di una gravità sconcertante.

Zhou si sfoga:” Razzismo nei miei confronti”

Nel 2022 il pilota Guanyu Zhou ha permesso alla Cina di poter tifare un proprio campione in pista. Il cinese prese il posto di Antonio Giovinazzi in quella che per due fu l’Alfa Romeo e poi in questo Mondiale è diventata semplicemente Sauber Kick. Le prestazioni di Zhou non sono mai state troppo esaltanti e questo ha comportato una serie di gravi accuse nei suoi confronti.

Guanyu Zhou e il razzismo
Guanyu Zhou (Ansa – galleriaborghese.it)

Una di queste è per esempio dettata dal fatto che Zhou sia in F1 solo perché cinese e aiutato dagli sponsor della sua nazione. Non ci sono dubbi sul fatto che questi abbiano aiutato il pilota, ma del resto questo non vale solo per Zhou, ma un po’ per tutti i piloti, soprattutto quelli della parte bassa della classifica mondiale.

L’arrivo di Zhou in Alfa Romeo non è stato facile. come spiega lo stesso pilota ai microfoni di “The Race”. “Ho subito diverse critiche razziste quando ho firmato. Le persone non hanno seguito la mia carriera e hanno fatto dichiarazioni senza senso. Ero terzo in F2 e ho vinto quattro gare quell’anno. Vorrei restare in F1, ma non ho ancora pensato a un ruolo da terzo pilota”. La speranza è che Zhou venga solo valutato per le sue prove in pista e non certo per il fatto di essere cinese.

Gestione cookie