Il mondo del lavoro è in continua evoluzione, e oggi spunta l’ipotesi di una professione nuova che però preoccupa notevolmente.
Come sappiamo, di tipi di impiego ne esistono tantissimi e alcuni sono anche bizzarri. Le persone non sempre possono scegliere “cosa fare da grandi” perché talvolta è la necessità che orienta verso la scelta del lavoro. In altri casi c’è chi fa della sua passione lo scopo della vita e anche un mestiere, e può dirsi fortunato. Ma non dobbiamo dimenticare che è anche l’industria stessa che, per produrre, produce lavoro.
Di recente c’è ampia preoccupazione perché si teme che la tecnologia possa sostituire troppo facilmente gli umani. Già oggi gli esperti stimano che da qui a pochi anni più di 12 milioni di lavoratori perderanno l’impiego a causa di IA e robot umanoidi. Ma non è tutto, perché il lavoro che rimarrà sarà ancora meno accessibile; si pensa che verranno chieste più competenze e che ci sarà una sorta di “lotta tra poveri” per accaparrarsi gli ultimi posti di lavoro a paga bassa. In questo scenario molto preoccupante si inserisce anche un nuovo trend, che sta suscitando scalpore e polemica.
Sui social è diventato virale un video in cui si vede una “human mannequin” in vetrina. Un noto marchio di abbigliamento ha deciso di impiegarla così, accanto ai manichini di plastica, per invogliare i clienti ad acquistare nel negozio. Nel video si vede chiaramente che la modella – perché effettivamente sembra una professionista – cambia posa spesso, facendo vedere l’abbinamento dell’abito, che indossa con un paio di scarpe coi tacchi a spillo.
Le persone che passeggiano rimangono stupide dal manichino umano, c’è chi è incuriosito e chi sdegnato. Infatti questo video ha innescato un’ampia polemica e sicuramente sarà motivo di riflessione e di opinioni contrastanti tra loro.
Il negozio in oggetto si trova a Dubai, me questa “strategia di marketing” potrebbe svilupparsi ampiamente e arrivare in tutto il mondo. Nel video compare la dicitura “Modern day slavery?” che significa “è la schiavitù moderna?” e la domanda è certamente d’obbligo. La mannequin umana, però, è visibilmente una professionista, perché si muove come se stesse facendo un servizio fotografico. In fondo, non è molto diverso da una sfilata in passerella.
Bisognerebbe capire, semmai, se questo tipo di lavoro viene pagato adeguatamente o se davvero siamo di fronte a una forma di sfruttamento. Sicuramente la mercificazione del corpo umano, in particolare di quello femminile, è un problema annoso e per il quale ancora non è stata trovata una soluzione. Tutto dipende dai cambiamenti culturali che come sappiamo sono lenti a manifestarsi e spesso anche molto travagliati.