Pensioni 2024, torna la pace contributiva: cos’è e chi può ottenere il riscatto

Il Governo presieduto da Giorgia Meloni ha deciso: nel 2024 torna la pace contributiva. Ecco cosa cambia per i pensionati italiani.

Ciclicamente si torna a parlare, non senza polemiche politiche, di pace contributiva. Al netto di tutto questo, però, il Governo ha deciso. In questo 2024 torna la pace contributiva. Ecco in cosa consiste specificamente e come i pensionati italiani potranno richiedere e ottenere il riscatto.

Pace contributiva 2024
Nel 2024 torna la pace contributiva in Italia – (galleriaborghese.it)

In questo 2024, dunque, i lavoratori italiani hanno l’opportunità di beneficiare della “pace contributiva,” una misura che consente il riscatto agevolato dei contributi previdenziali mancanti. Oggi entreremo nel dettaglio, provando a semplificare quello che, notoriamente, è uno degli argomenti più spinosi: il sistema pensionistico in Italia.

Preliminarmente, definiamo cosa sia la pace contributiva. Si tratta di una misura che permette ai lavoratori di riscattare i periodi di lavoro non coperti da contributi previdenziali, come ad esempio i periodi di inattività lavorativa o di disoccupazione non indennizzata. Questa iniziativa è particolarmente utile per coloro che hanno carriere discontinue o che hanno iniziato a lavorare in età più avanzata e rischiano di non raggiungere i requisiti minimi per la pensione.

Il riscatto dei contributi può essere richiesto da lavoratori dipendenti, autonomi o liberi professionisti, e può riguardare i periodi di scopertura contributiva che si sono verificati a partire dal 1° gennaio 1996. Insomma, si tratta di uno strumento prezioso. Ma, ovviamente, al netto di quello che vi diremo di qui a breve, il nostro consiglio è sempre quello di affidarvi a professionisti del settore che potranno analizzare il vostro caso specifico e consigliarvi al meglio.

Pace contributiva: come funziona?

Per accedere alla pace contributiva, i lavoratori devono presentare una domanda all’INPS, che si occupa di valutare le richieste e di determinare l’importo da pagare per riscattare i periodi di contributi mancanti. Questo importo varia in base a diversi fattori, tra cui l’età del richiedente e l’ammontare dei contributi da versare.

Come funziona la pace contributiva?
Pensioni: nel 2024 torna la pace contributiva in Italia – (galleriaborghese.it)

Un aspetto particolarmente vantaggioso della pace contributiva è la possibilità di rateizzare l’importo dovuto fino a un massimo di 10 anni, senza interessi. Inoltre, le somme versate possono essere detratte fiscalmente, riducendo ulteriormente il costo effettivo del riscatto per il lavoratore.

La pace contributiva è destinata a tutti i lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 1996, quando è stato introdotto il sistema contributivo. Questo strumento è particolarmente indicato per coloro che non raggiungono i 20 anni di contributi minimi necessari per accedere alla pensione di vecchiaia. Oltre ai lavoratori dipendenti e autonomi, possono accedere alla pace contributiva anche i liberi professionisti iscritti a casse previdenziali private, purché rispettino i requisiti previsti. Questa misura può risultare cruciale per chi desidera evitare di dover lavorare più a lungo per raggiungere i requisiti pensionistici.

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