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Lifestyle

Perché è così difficile guardare negli occhi la persona con cui parliamo: proviamo a capirlo con la psicologia

Ti sei mai chiesto perché è così difficile guardare negli occhi la persona con cui parliamo? Ebbene, c’è una spiegazione scientifica.

Parlare con una persona, che sia quella che ci piace o semplicemente un amico, molto spesso risulta essere difficile. Abbassiamo sempre gli occhi nel momento in cui dobbiamo parlare con il nostro interlocutore. Questa sembra essere una cosa tenera, sembra che ci imbarazziamo nel conversare con chi ci è dinanzi. Ma in realtà non è così.

Perché non si riesce a guardare negli occhi il proprio interlocutore – galleriaborghese.it

Tutto quello che abbiamo sempre pensato, circa l’imbarazzo, non sempre risulta essere veritiero. Infatti, secondo molti studi effettuati sul cervello e sul rapporto tra quest’ultimo e le diverse parti del corpo, è emerso che non si tratta di timidezza, ma di altro. Vediamo insieme qual è la reale ragione e perché c’entra la psicologia.

Se non riesci a guardare negli occhi la persona con cui parli non ti preoccupare: il motivo è tutto qui

Quando abbiamo davanti a noi qualsiasi persona, ci appare difficile intrattenere una conversazione guardando quest’ultima negli occhi. Quante volte ci è capitato solamente di osservare chi avevamo davanti? Perdendoci nel suo volto. E quante volte invece, per poter affrontare un argomento abbiamo preferito abbassare lo sguardo o essere comunque vaghi nel guardare chi avevamo di fronte? Per lungo tempo o forse anche per ‘illusione’ personale, abbiamo pensato che si trattasse di timidezza.

Perché si ha difficoltà a guardare gli occhi la persona con cui si parla: il motivo non è legato alla timidezza -galleriaborghese.it

Quest’ultima, quando c’è, gioca davvero brutti scherzi. Ma in realtà, diversi studi psicologici e neurologici hanno capito che non è così. Si tratta di tutt’altro. Nell’Università di Kyoto è stato condotto uno studio dal professor Shogo Kajimura, nel quale si cercava di capire la connessione che poteva realmente esserci tra il dialogo e lo sguardo.

Si è scoperto che, come abbiamo anche detto precedentemente, non vi è alcun tipo di connessione con la timidezza, piuttosto il collegamento avviene con le diverse aree del cervello. Nonostante quest’ultimo possa elaborare diversi pensieri alla volta e compiere più attività allo stesso tempo, non sempre è una macchina perfetta. Pertanto deve prestare molta attenzione a ciò che fa.

La conversazione ed il contatto visivo attingono dalla stessa area del cervello, di conseguenza se c’è l’una non può esserci l’altra. Questo studio è stato effettuato su diverse persone e si è notato su tutti lo stesso identico risultato: nessuno riusciva ad elaborare un bel discorso, di senso compiuto, guardando contemporaneamente l’altra persona. Insomma, quando parlate con qualcuno e non riuscite a guardarlo negli occhi, non disperate: non dipende da voi, ma dal vostro cervello.

Lucia Guerra

Mi chiamo Lucia, sono una studentessa di lettere moderne e amo la scrittura. Ho sempre pensato che la parola fosse il mezzo col quale arrivare all’altro. Mi piace guardare la vita con semplicità perché è nelle cose semplici che si trova il vero appagamento. Su Mammastyle offro contenuti che possano essere utili per affrontare la vita di tutti i giorni, consigli e ricette che possano rendere la giornata più divertente!

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Lucia Guerra