Pignoramento della pensione, cambiano le regole: ecco da quale importo sei a rischio

Cambiano le regole per quanto riguarda il pignoramento della pensione. Da quale importo i cittadini sono a rischio: tutte le novità del caso.

Il pignoramento della pensione è un metodo di esecuzione forzata utilizzato per recuperare crediti non pagati, in cui una parte dell’assegno pensionistico viene trattenuta per soddisfare i debiti. Questo strumento è regolato dalla legge e consente ai creditori di ottenere il pagamento delle somme dovute direttamente dal pensionato, attraverso una trattenuta sull’assegno pensionistico.

Pensione pignoramento cambiano regole rischio
In arrivo delle novità riguardanti il pignoramento della pensione – GalleriaBorghese.it

Stiamo parlando di una misura di esecuzione forzata prevista dal Codice di Procedura Civile che consente al creditore di recuperare un debito non pagato attingendo ai beni che non sono ancora nella disponibilità diretta del debitore, ma in possesso di un terzo.

È fondamentale sapere che non tutta la pensione può essere pignorata. La legge prevede che una parte dell’assegno, definita come minimo vitale, debba essere garantita al pensionato per assicurare una vita dignitosa. Questo importo non pignorabile è stabilito annualmente e si basa sull’ammontare dell’Assegno Sociale, il quale viene rivalutato periodicamente in base al costo della vita. Quest’anno è quindi importante aggiornarsi sui limiti e sugli importi relativi al pignoramento della pensione.

Pignoramento delle pensioni, aggiornati i limiti: sei a rischio con questi importi 

Non tutte le pensioni sono soggette a pignoramento. Generalmente, le pensioni previdenziali possono essere pignorate, mentre quelle assistenziali no. Di conseguenza, pensioni come quella d’invalidità civile, l’indennità di accompagnamento e l’assegno sociale sono protette e non possono essere oggetto di pignoramento.

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Quali importi sono a rischio – GalleriaBorghese.it

Allo stesso tempo la pensione di reversibilità è un tipo di pensione che può essere pignorata. Il limite di pensione pignorabile è stato aggiornato con il decreto Aiuti bis. Questo stabilisce l’importo non pignorabile è pari al doppio dell’assegno sociale, con un minimo garantito di 1.000 euro. Inoltre qualora l’assegno sociale sia pari a 534,41 euro, la soglia di pensione non pignorabile per il 2024 è quindi di 1.068,82 euro.

Per calcolare l’importo pignorabile, è necessario sottrarre l’importo non pignorabile dalla pensione totale e applicare una percentuale del 20% sulla parte eccedente. Nel caso di pignoramenti da parte di più creditori, il limite di pignoramento può aumentare. In tal caso il 40% della parte eccedente può essere pignorato, a condizione che i crediti siano di natura diversa. Se il pignoramento riguarda i ratei pensionistici già accreditati sul conto corrente, il limite cambia. In questo scenario, è possibile pignorare 1/5 della parte eccedente tre volte l’assegno sociale, che nel 2024 è pari a 1.603,23 euro.

Per evitare il pignoramento della pensione, è cruciale consultare un esperto legale. Le strategie fai-da-te o le soluzioni non verificate potrebbero comportare rischi maggiori. La strada corretta è presentare un’opposizione all’esecuzione, assistiti da un legale, e sperare che il giudice riconosca la validità delle proprie argomentazioni.

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