Pozzo San Patrizio a Orvieto, le curiosità più sorprendenti

Il pozzo di San Patrizio a Orvieto è uno dei luoghi più visitati dopo il Duomo, il motivo è semplice, è un luogo magico e sorprendente ricco di curiosità.

Costruito nel XVI secolo su richiesta di papa Clemente VII per garantire un sicuro approvvigionamento delle acque agli abitanti di Orvieto, il pozzo di San Patrizio, che si trova in pieno centro non lontano dai giardini che custodiscono resti etruschi, è un vero capolavoro di ingegneria rinascimentale.

Un affaccio sul pozzo di San Patrizio Orvieto
Pozzo di San Patrizio Orvieto, una bellezza da visitare assolutamente – galleriaborghese.it

Su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, con i lavori diretti da Giovanni Battista da Cortona e decorazioni ideate da Simone Mosca, questa costruzione divenne ben presto oggetto di attenzione dei visitatori che passavano per la cittadina. In effetti la bellezza del pozzo è innegabile, e sono anche diverse le curiosità legate a questo luogo, vediamone alcune di seguito.

Curiosità sul Pozzo di San Patrizio di Orvieto

Se volete visitare questa attrazione della città ricordate che ci sono delle fasce orarie da rispettare per potervi accedere, in base ai diversi mesi dell’anno. Per cui, muniti di biglietto, potete visitare il Pozzo di San Patrizio di Orvieto nei seguenti orari.

Dalle ore 10 alle ore 17 nei mesi di gennaio, febbraio, novembre e dicembre. Dalle ore 9 alle ore 19 nei mesi di marzo, aprile, settembre e ottobre. Invece nei mesi estivi,cioè di maggio, giugno luglio e agosto l’orario di apertura al pubblico è dalle ore 9 alle ore 20.

Dettagli del pozzo di San Patrizio a Orvieto
Si può scendere fino al fondo del pozzo di San Patrizio a Orvieto – galleriaborghese.it

Ma ora torniamo alle curiosità che riguardano il Pozzo di San Patrizio, a partire da chi lo volle. Papa Clemente VII si trovava a Orvieto perché era scappato dal Sacco di Roma, era il 1527. Volendo dotare la cittadina di una riserva idrica in caso di assedio, diede ordine di costruire un edificio con questo scopo.

Il pozzo cambiò nome diverse volte. In principio era chiamato Pozzo della Rocca, poi per volere dei frati del convento dei Servi si chiamò Purgatorio di San Patrizio. Questo in riferimento alla leggenda per la quale il santo venerato in Irlanda era custode di un pozzo senza fondo da cui si intravedeva inferno, purgatorio e paradiso. infine, nel XIX secolo, si decise di chiamarlo con il nome di Pozzo di San Patrizio con cui lo si conosce ancora oggi.

Antonio da Sangallo il Giovane, il suo creatore, trasse ispirazione per questo progetto dalla scala a chiocciola della Villa del Belvedere in Vaticano. Così mise a punto un sistema di scalini posti in modo elicoidale che garantisce a chi sale e a chi scende di non trovarsi mai di fronte con il rischio di intralciarsi.

Se si vuole arrivare fino al fondo del pozzo e visitare questo luogo della città di Orvieto Sotterranea occorre scendere ben 248 gradini. E poi risalirli per tornare alla luce!

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