Un ex protagonista del Grande Fratello ha parlato di quanto sia stato difficile dover affrontare ben quattro cicli di chemioterapia.
Scoprire di avere una grave malattia è dura per tutti, nonostante ora ci sia la consapevolezza dei progressi fatti dalla medicina e di come siano aumentare le possibilità di guarire, specie con una diagnosi precoce. Ma difronte al cancro anche i più ottimisti possono avere i pensieri peggiori ed essere sopraffatti dalla paura di non farcela, soprattutto perché le cure a cui ci si deve sottoporre possono essere davvero pesanti. Questo è ciò che è accaduto a un ex volto del Grande Fratello.
Parlarne apertamente non è mai facile, a volte lo si fa perché si sente il bisogno di sfogarsi e ricevere supporto, anche magari da chi non si conosce. Altre volte se ne parla perché si ritiene che la propria esperienza possa essere di aiuto ad altre persone. Si tratta di una situazione ben conosciuta dall‘ex conduttrice del famoso reality nelle prime due edizioni.
Ex volto del Grande Fratello, il dramma della malattia: colpita da un tumore al seno
Associare Daria Bignardi al Grande Fratello può essere difficile per molti, perché il suo stile nella conduzione è del tutto differente da chi ne ha raccolto l’eredità. All’inizio, però, il reality era innanzitutto un fenomeno di costume, nemmeno i concorrenti sapevano bene a cosa sarebbero andati incontro, per questo alcuni loro atteggiamenti potevano essere più spontanei.
Il ruolo della conduttrice era più sereno, raramente si verificavano gli scontri a cui oggi siamo abituati. Il successo che Daria ha ottenuto grazie a questa esperienza è stato davvero importante, anche se è stata lei a decidere di non proseguire dopo due anni (pur avendo un contratto valido per quattro). Oggi la Bignardi si pente di un altro ruolo rivestito nel corso della sua carriera, in una delle fasi più complesse della sua vita, quella in cui le era stato diagnosticato un tumore al seno e ha dovuto sottoporsi alla chemioterapia.
Il riferimento è a quando era diventata direttrice di Rai3. “Quello è stato forse l’unico vero grande errore della mia vita – ha ammesso nel podcast ‘La Tintoria’ –. Ho accettato di farlo perché era un momento particolare, mi ero ammalata. Si trattava di una malattia seria, che mi aveva portato a fare quattro cicli di chemioterapia. Quando esci da una cosa così hai bisogno di non pensarci, per questo avevo accettato la proposta. Farlo è stato però una follia”.
Lei non rinnega tutto quello che ha fatto lavorando per la Rai. Tra i programmi di cui va più fiera ci sono, ad esempio, quelli dedicati agli errori giudiziari e ai matrimoni omosessuali, ma è innegabile che lavorare in quell’ambiente non fosse l’ideale. “Quello non era il mio ruolo, io sono un’autrice, per lavorare in Rai devi avere gli anticorpi. Alla fine mi sono dimessa e ho rinunciato ai soldi”.
