Reddito basso? Il Governo approva il bonus per risollevare le famiglie, si parte subito

Un prezioso aiuto economico per le famiglie con i redditi più bassi. Come funziona il bonus del governo.

Con il caro vita provocato dall’inflazione, percepire stipendi non superiori a 1000 euro al mese rende le cose davvero difficili. Chi vive in affitto o ha un mutuo da pagare fatica, se a questa spesa si sommano quelle relative a tasse, carburante, spesa e bollette, anche solo a riuscire ad arrivare a fine mese e mettere da parte qualcosa è praticamente impossibile.

Bonus per famiglie con redditi bassi: i dettagli
Come richiedere il bonus rivolto ai nuclei familiari con redditi bassi (galleriaborghese.it)

Si tratta di una situazione difficile, un vortice che settimana dopo settimana potrebbe girare sempre più veloce diventando impossibile da evitare. Come fare, dunque? In un contesto simile il Governo è dovuto entrare in azione in tempi rapidi e lo ha fatto con diverse misure sia relative alle buste paga che concretizzate mediante bonus ed agevolazioni. Ne analizziamo uno che consente di ottenere un maggior quantitativo di denaro.

Bonus per risollevare le famiglie: come funziona e quali sono i requisiti

Avere come sola fonte di reddito un singolo stipendio di 1000 euro mensili rende chiaramente molto difficile pensare di vivere la quotidianità con serenità. Ecco dunque che è stato introdotto dall’esecutivo un bonus rivolto nello specifico alle famiglie con redditi bassi e a forte rischio povertà, riconosciuto direttamente sulla busta paga. Prima di entrare nel merito ricordiamo che è stato innalzato il limite della no tax area, portato a 8.500 euro: questo significa che chi guadagna fino a quell’importo annuo non dovrà pagare l’imposta sul reddito.

Assegno supporto formazione e lavoro, come funziona
Come ottenere il taglio del cuneo fiscale in busta paga (galleriaborghese.it)

Al di sopra di essa invece andrà pagato l’Irpef, proporzionale ai guadagni e con aliquota riviste per agevolare i redditi medio bassi. Inoltre è previsto un trattamento integrativo, noto come ex bonus Renzi, del valore di 100 euro al mese previsto per chi guadagna tra 8500 e 15mila euro l’anno. Un altro sgravio contributivo, il cosiddetto taglio del cuneo fiscale, è previsto per chi guadagna fino a 1923 euro lordi mensili: in questo caso i contributi vengono ridotti del 7% e portati al 2,19% per i lavoratori del settore privato e all’1,80% per quelli del pubblico con un risparmio di 75 euro circa per i redditi di 20mila euro l’anno e di 67 euro per quelli di 15mila euro.

Le altre importanti misure introdotte in tempi recenti sono il Supporto per la formazione e il lavoro, pari a 350 euro al mese per 12 mesi previa partecipazione ad attività di formazione ed orientamento. L’assegno di inclusione, un prezioso sostegno di 500 euro al mese per le persone sole con un surplus di 280 euro mensili per chi deve pagare l’affitto. Ed altre maggiorazioni qualora nel nucleo familiare siano presenti over 60, disabili, minori o non occupabili. Ancora la possibilità di mantenere fino a 6 mesi lo stato di disoccupazione per chi guadagna fino a 8500 euro annui e, per i redditi fino a 8.263,31 euro (11.362,65 con coniuge più altri 516,46 euro per ogni figlio a carico) l’esenzione del ticket sanitario.

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