Sembra ricca ma è povera: ecco il ‘vero volto’ dell’Italia | I dati sono allarmanti

Nonostante sia visto come uno dei Paesi più potenti in Europa, l’Italia sembra ricca, ma in realtà è piuttosto povera. Ecco il suo vero volto.

Ormai da anni l’Italia è stabilmente uno dei quattro Paesi più forti economicamente di tutta l’Eurozona. Membro fisso del G8 e del G7, la nostra nazione compare spesso tra i primi posti in classifica.

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Nonostante sembri ricca, l’Italia in realtà è povera – Galleriaborghese

Tuttavia, la realtà sembra essere piuttosto diversa e, vedendo i fatti, l’Italia sembra essere una nazione piuttosto povera. Ma perché di solito si racconta una storia piuttosto diversa? Ecco che cosa dicono i dati e qual è la situazione reale del nostro Paese.

Ecco perché l’Italia sembra ricca, ma in realtà è povera

Misurare la ricchezza di una nazione è un’impresa particolarmente difficile, soprattutto in un Paese, come l’Italia, incredibilmente variegato e “dispersivo”, sia nella sua geografia che nel settore economico e lavorativo. Tuttavia, per quanto l’Italia sia piuttosto ricca rispetto a Paesi del Terzo Mondo o, comunque, meno solidi, in realtà i dati parlano di una nazione piuttosto povera, specie per quelle persone che non riescono ad arrivare alla fine del mese.

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In Italia aumenta la disuguaglianza economica – Galleriaborghese

I dati mostrano un quadro economico impressionante: circa il 5% della popolazione italiana possiede circa il 41,7% della ricchezza totale. La popolazione restante del Paese, invece, ne possiede solo il 31,4%. Una sproporzione che è la conseguenza di una rilevante disuguaglianza economica (ancora più evidente tra Nord e Sud Italia) e che, negli anni, ha continuato ad aumentare. Solo lo 0,134% degli italiani, infatti, superano un patrimonio di 5 milioni di dollari. Il loro patrimonio, infatti, ammonta alla ricchezza di circa il 60% della popolazione.

Sull’altro versante, invece, quello della quota maggioritaria del Paese, sono circa il 7,5% le famiglie di cittadini italiani che vivono in condizioni di povertà assoluta. Stiamo parlando, quindi, di circa 1 milione e 900 mila famiglie e più di 5 milioni e mezzo di persone, dati impressionanti se paragonati a quelli di Paesi più ricchi, come Germania, Regno Unito o Stati Uniti. Come dicevamo, la situazione non sembra migliorare con il passare degli anni e l’Italia è stabilmente tra gli ultimi posti nella classifica dei Paesi dell’Ue in cui la disuguaglianza per redditi netti è più accentuata. Crollano anche i salari, diminuiti del 6,6% durante tutto il 2022 che, insieme all’aumento dell’inflazione, hanno provocato una perdita del potere d’acquisto particolarmente pericolosa. Proprio per questo, quindi, sindacati e rappresentati dei cittadini, stanno chiedendo a gran voce nuovi accorti che vadano a ridefinire al rialzo stipendi e compensi per i lavoratori.

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