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Simulatore pensioni INPS, attenzione: c’è un dettaglio che non andrebbe sottovalutato

Per avere un’idea di quando si potrà andare in pensione è possibile utilizzare il simulatore Inps. Ma attenzione al dettaglio da non sottovalutare.

Le regole per riuscire ad andare in pensione sono ripetutamente mutate nel corso degli anni e non sempre è possibile capire con esattezza quando sarà effettivamente possibile interrompere la propria attività lavorativa e beneficiare del tanto agognato cedolino mensile. Il ‘problema’ riguarda in particolare chi ha avuto carriere occupazionali discontinue caratterizzate da precariato e da lunghi periodi di disoccupazione ma anche a chi si trova nel bel mezzo di due sistemi di calcolo, il retributivo ed il contributivo, ognuno con le sue regole.

Come funziona Pensami, il simulatore per il calcolo della pensione (galleriaborghese.it)

Vi sono poi i trattamenti pensionistici anticipati, misure con ulteriori requisiti molto specifici senza i quali non sarà possibile smettere di lavorare. In tale contesto è possibile fare affidamento al simulatore delle pensioni dell’Inps, un servizio messo a disposizione dall’Istituto allo scopo di aiutare i lavoratori ad avere maggiore chiarezza in tal senso. Ma vi sono una serie di dettagli che è bene non sottovalutare.

Simulatore di pensioni Inps, attenzione alle regole di utilizzo

Il servizio in questione si chiama Pensami e consente ai lavoratori di avere un’idea dell‘età nella quale sarà possibile andare in pensione ma anche dell’importo che si potrebbe ricevere. Quello che in tanti si domandano è anzitutto quale sia l’attendibilità di tale simulatore ed in secondo luogo come sia possibile utilizzarlo al meglio riducendo dunque il margine di errore relativo al calcolo del trattamento pensionistico. Occorre a tal proposito sottolineare che la risposta fornita da Pensami, proprio in virtù del fatto che le variabili in gioco sono molteplici, può essere intesa come un’approssimazione del proprio futuro pensionistico.

Le variabili per il calcolo simulato della pensione (galleriaborghese.it / foto ansa)

Non va dunque presa come dato di fatto ma la si può considerare come elemento che consenta di avere un’idea del tempo che occorrerà ancora dedicare al lavoro. Lo stesso vale per le somme risultanti dal calcolo: anche in questo caso si tratta di cifre suscettibili di variazioni, tenuto conto del fatto che i propri redditi, e dunque i contributi versati, potrebbero mutare nel corso del tempo. Ma anche che le regole stesse per calcolare la pensione potrebbero cambiare.

Il sistema di calcolo del simulatore Inps presenta da questo punto di vista alcune incertezze dato che la simulazione tiene conto di alcuni meccanismi senza tener conto del fatto che potrebbero andare a variare. Nella fattispecie si basa su un flusso contributivo continuo, un aumento della retribuzione costante e regolare, un tasso di crescita pari all’1,5% del Pil italiano. Ed infine la variazione annuale dei coefficienti pensionistici.

Daniele Orlandi

Giornalista pubblicista dal 2012, ho collaborato con giornali cartacei e online, come social media manager e al coordinamento di redazione. Appassionato di musica, ambiente, architettura e arredamento.

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Daniele Orlandi