Affogarsi con il cibo può sembrare un eventualità banale. In realtà, bisogna sapersi comportare per evitare il soffocamento
Il rischio di entrare nel panico è forte ed enorme. Ma bisogna rifuggirlo e mantenere la calma. A tutti sarà capitato più volte nella vita di affogarsi mentre si sta mangiando e masticando. Una situazione comune e banale che, però, può acuirsi se non riusciamo a mandare giù quello che stavamo mangiando. E, allora, calma. Ecco cosa fare per evitare il soffocamento con il cibo.
Non dobbiamo pensare che sia una eventualità che colpisce solo i bambini e gli anziani. Loro, certamente, sono maggiormente esposti a questo rischio, ma tutti noi possiamo incorrere nella eventualità. Il soffocamento da cibo si verifica quando un pezzo di cibo blocca le vie respiratorie, impedendo il passaggio dell’aria ai polmoni.
Può accadere per vari motivi. In primis, banale disattenzione nella masticazione. I bambini e gli anziani, poi, hanno difficoltà nella masticazione e nella deglutizione, principalmente per le condizioni dei loro denti. Alcuni alimenti, come caramelle dure, noccioline, hot dog, pezzi di carne e uva, sono più difficili da deglutire e possono causare facilmente ostruzioni. Ma, allora, come comportarsi?
Come salvarsi dal soffocamento da cibo
Chiunque tra noi potrebbe iniziare a tossire violentemente o non essere in grado di respirare o parlare. Ci portiamo le mani alla gola in un gesto di soffocamento. Ma, come detto inizialmente, dobbiamo mantenere la calma e intervenire prima di perdere i sensi (altra eventualità). Altrimenti sarebbe troppo tardi.
Ovviamente, il consiglio preliminare è quello di chiedere aiuto a qualcuno. A chi è con noi, per esempio. O a qualche nostro vicino. Chiaramente, l’intervento di medici e personale qualificato sarebbe poi fondamentale e potenzialmente risolutorio. Ma il fattore tempo è importantissimo.
La tecnica di soccorso più nota è la manovra di Heimlich. Questa tecnica prevede di abbracciare la persona da dietro, posizionare un pugno appena sopra l’ombelico e spingere con colpi verso l’alto e l’interno per creare una pressione che espella l’ostruzione. Ma se siamo soli possiamo appoggiare la schiena contro un muro e poi chiudere una mano a pugno e posizionare il lato del pollice contro l’addome, appena sopra l’ombelico. Si dovrà poi premere il pugno verso l’interno e verso l’alto. L’operazione va fatta fino a quando non si espelle il cibo o, comunque, fino a quando non si ha sollievo.
Se questo non funziona, possiamo farci aiutare da un mobile solido con un bordo definito ma non troppo affilato e gettandoci sopra in modo che la parte superiore dell’addome riceva la massima pressione. Sostanzialmente questo avrà l’effetto di una manovra di Heimlich, ma in solitaria.
