Le innovazioni nel mondo automobilistico stanno comportando non pochi problemi, con il GPL che sembra prossimo a sparire.
Fino a non molti anni fa le automobili che erano progettate a metano e a GPL erano considerate il futuro delle quattro ruote, in quanto si trattavano di modelli molto ecologici rispetto a quelli endotermici classici. Il GPL inoltre era una realtà che permetteva di abbattere sensibilmente non solo le emissioni di CO2, ma anche i consumi, sempre più convenienti.
L’ingresso dell’elettrico in modo così deciso nel mercato automobilistico ha indubbiamente rallentato e non poco la sua espansione, anche se diversi marchi stanno continuando a produrre veicoli a GPL. Quella che sta ottenendo i maggiori risultati in questo senso è senza dubbio la Dacia, con quasi tutti i modelli che hanno questo carburante.
In passato anche la FIAT era una delle aziende che era maggiormente sviluppata in questo settore. Le cose però stanno cambiando e Stellantis è uno dei gruppi che sta spingendo in modo sempre più deciso verso le auto elettriche, con il GPL che ormai è stato dimenticato, anche se la decisione non è di certo piaciuta molto ai propri clienti.
FIAT abbandona il GPL: cosa è successo
Il 2023 è stato un anno complessivamente di luci e ombre per le auto a GPL in casa FIAT, con la Panda che ha continuato a farsi valere nel mercato, anche se i numeri erano in calo. Questo ha fatto sì che la casa torinese decidesse di virare in modo deciso su di un’altra tipologia di automobili, ibride e con una maggiore componente elettrica.
La FIAT infatti è uno dei marchi che in principio aveva puntato maggiormente sulle auto a GPL, perfette per la mobilità cittadina, ma questo è lo stesso discorso che avviene per l’elettrico. Nel momento in cui Stellantis ha deciso di intraprendere questa strada diventa chiaro come si debbano prendere delle decisioni, con il 2035 che è sempre più vicino.
Il definitivo stop per la produzione di auto a benzina, gasolio o GPL non è ancora certo, nonostante ci sia una Legge già in atto nell’Unione Europea, ma vi è clausola che permette di ritrattarla entro il 2026, con i segnali che sono poco incoraggianti per il Full Electric. Il GPL in questo caso potrebbe tornare in modo preponderante sul mercato, ma per il momento rimane un’alternativa non più così utilizzata e sfruttata da parte delle aziende e dei marchi storici.
