Tennis, Stan Smith elogia l’Italia: “Mai così forte come ora”

“Al momento l’Italia ha il maggior numero di giocatori nella top 100, sia fra gli uomini sia fra le donne. Berrettini e Musetti sono fra questi”

I complimenti fanno sempre piacere, ma diventano ancora più belli da sentire quando arrivano da una leggenda del calibro di Stan Smith. Nel corso di un’intervista concessa ai nostri microfoni nella cornice della Adidas House alle Olimpiadi di Parigi 2024, l’ex tennista statunitense ha elogiato i risultati ottenuti dall’Italia nella disciplina. “Il tennis si evolve sempre, al momento l’Italia ha il maggior numero di giocatori nella top 100, sia fra gli uomini sia fra le donne. Berrettini e Musetti sono fra questi, ci sono almeno 8-9 italiani davvero molto bravi. Jasmine Paolini sta facendo così bene sia nel singolo che nel doppio”. Smith ha ammesso di non sapere con precisione cosa abbia portato l’Italia ad avere tanti tennisti di spessore negli ultimi anni. “Ogni Paese ha un modo diverso di sviluppare i talenti e non sempre le federazioni sono coinvolte nel processo”, ha spiegato.

Smith ha anche commentato l’arrivo di nuovi sport alle Olimpiadi, tra cui il breaking e lo skateboard. “Credo sia fantastico intercettare le mode e dare spazio anche agli sport di strada. Ci sono alcuni atleti che hanno un equilibrio impeccabile e una coordinazione occhio-mano fantastica e mi piacerebbe tantissimo vederli con una racchetta in mano. È comunque bello vederli all’opera, fanno delle cose incredibili”. Parlando più in generale delle Olimpiadi, l’ex tennista ha espresso il proprio entusiasmo nei confronti dell’evento, soffermandosi in particolare sulla possibilità di scoprire nuovi atleti. “Ci sono sport che seguono un po’ tutti, come il tennis e il calcio, ma altre discipline olimpiche hanno meno seguito e occasioni come le Olimpiadi e i campionati mondiali permettono di scoprire atleti di cui si ignorava l’esistenza”, ha osservato.

Per quanto riguarda gli sport che segue più volentieri (oltre all’ovvio tennis), Smith ha citato sia il nuoto che la ginnastica artistica, entrambe discipline nelle quali gli atleti statunitensi hanno ottenuto dei buoni risultati negli ultimi anni.

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