Threads | La nuova app di Mark Zuckerberg: ecco a cosa serve

Per molti potrebbe essere l’anti Twitter, vista la rivalità con Elon Musk. Ma questa nuova app di Mark Zuckerberg sembra, per adesso, un’estensione di Instagram, anche per quantità di dati che raccoglie sull’utente.

Il mondo delle app è sempre in continua evoluzione, con il suo dinamismo e le sue novità. il CEO di Meta non poteva stare a guardare e ha deciso di creare un’app che faccia un po’ da anti twitter per contrastare il suo noto rivale Elon Musk. Si chiama Threads ed è sviluppata da Instagram Inc.

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Threads: a cosa serve la nuova app di Mark Zuckerberg? (Ansa) – galleriaborghese.it

Uscita ufficialmente i primi di luglio, Threads va un po’ in contrapposizione con il mondo di Instagram e si propone come un’app adatta ai testi e alle parole, che saranno il centro di tutto, alle conversazioni e il confronto di opinioni. Una piattaforma anti Twitter, che Zukerberg ha escogitato per offrire agli utenti Meta tutte le diverse opportunità.

A cosa serve Threads, la nuova app di Mark Zuckerberg

Threads è un’app che al momento è disponibile solo per i sistemi Ios, quindi esclusivamente per gli iPhone. nell’App Store è definita in questo modo: “Threads, an Instagram app”. La piattaforma è utilizzabile da utenti con età minima di 12 anni ed ovviamente un prodotto a sé rispetto ad Instagram, anche se potremmo usare i nostri dati già presenti in Meta per iscriverci creare un profilo.

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Threads: cosa aspettarsi dall’app (Ansa) – galleriaborghese.it

Meta la descrive così: “Threads è il luogo in cui le community si riuniscono per discutere di tutto, dagli argomenti che ti interessano oggi a ciò che sarà di tendenza domani. Qualunque cosa ti interessi, puoi seguire e connetterti direttamente con i tuoi creatori preferiti e altri che amano le stesse cose o creare un tuo fedele seguito per condividere le tue idee, opinioni e creatività con il mondo“.

Non si sa ancora con certezza se sarà possibile accedere all’account Threads senza passare da quello Instagram e partire così da zero con la propria identità digitale ormai salvata in Meta. E nemmeno se ci sarà un limite di lunghezza per i post.

Tuttavia sarà possibile usare testo, emoji e foto e interagire con l’invio di un cuore ai post che più ci piacciono, proprio come su Instagram. Threads quindi mantiene gli elementi che caratterizzano le app di Mark Zuckerberg, dei segni distintivi che rendono questa piattaforma, una specie di espansione di Instagram con le parole al posto delle foto.

Sarà un “duello” Threads contro Twitter?

Ovviamente Meta non l’ha dichiarato apertamente, ma le voci che circolano e l’impostazione dell’app ci fanno capire che una sorta di duello e rivalità digitale ci sarà, con i due CEO che non hanno certamente un buon rapporto. Al momento Threads assomiglia più a Instagram che a Twitter, ma l’uso delle parole come centro identificativo dell’app, rendono i due prodotti simili.

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Threads sarà una piattaforma anti Twitter? (Ansa) – galleriaborghese.it

Non mancano però le frecciatine, che sono arrivate ad esempio da Jack Dorsey, ex CEO e fondatore di Twitter che ha indagato approfonditamente sulla privacy policy dell’app e ha scoperto che Threads, in fase d’installazione, richiede l’accesso ad una grandissima quantità di dati: praticamente tutti quelli registrati da un iPhone.

Una leggera stoccata a Meta e Mark Zuckerberg che come sappiamo non è nuovo ad accuse di questo tipo. Ovviamente la risposta di Elon Musk non si è fatta attendere ed ha risposto al tweet di Dorsey con un secco ma significativo “Yeah“.

Threads è uscito da poco e deve ancora mostrare il suo potenziale. In ogni caso, sembrerebbe che a breve approderà anche sulle piattaforme Android. La piattaforma è già pronta e visibile nel Play store, ma per il momento non ancora utilizzabile.

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