Vendere casa con mutuo si può: la procedura che lo permette senza commettere errori

In pochi lo sanno, ma vendere casa con un mutuo non ancora estinto è possibile. La procedura lo permette senza fare alcun errore: come fare. 

In pochi sanno che vendere una casa con un mutuo ancora in essere è possibile. Delle volte sono diversi i colpi di scena nella propria vita, che possono portare a trasferimenti causa lavoro e di conseguenza di vendere la casa prima del suo totale pagamento. Non sempre infatti si riesce ad estinguere il mutuo . Quando andiamo incontro ad un caso del genere sulla casa grava l’ipoteca iscritta dalla banca che ha dato il via libera al finanziamento.

Vendere casa mutuo procedura senza errori
Come vendere una casa con il mutuo ancora in essere – GalleriaBorghese.it

Questo accade in caso di garanzia per le inadempienze da parte del mutuatario. Inoltre non sempre si hanno i soldi a sufficienza per estinguere il mutuo in una soluzione. Nulla vieta di vendere casa e le soluzioni possono essere due. La prima è l’accollo del mutuo, mentre la seconda è la sostituzione di garanzia. Adesso è possibile scoprire tutti i dettagli a riguardo e soprattutto come optare per queste due uscite anticipate.

Vendere casa con il mutuo non ancora estinto: le due soluzioni per gli interessati

Per vendere una casa con un mutuo ancora attivo, ci sono diverse opzioni che possono essere considerate, ognuna con implicazioni legali e finanziarie specifiche. Oggi quindi andremo a vedere quindi le due soluzioni per vendere casa, vale a dire l’accollo del mutuo e la sostituzione di garanzia.

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Le due soluzioni per vendere casa con il mutuo ancora in essere – GalleriaBorghese.it

Accollo del Mutuo – Tale strategia permette a un acquirente di subentrare nel pagamento delle rate residue del mutuo esistente. Questo libera il venditore dal dovere di estinguere il mutuo. L’accollo può essere cumulativo, il che significa che il venditore rimane responsabile nel caso in cui l’acquirente non adempia ai pagamenti, oppure liberatorio, senza alcun obbligo residuale per il venditore. Il nuovo contratto deve essere formalizzato con atto pubblico o scrittura privata autenticata. Questa opzione è ideale se l’immobile è di proprietà congiunta e uno dei co-proprietari decide di vendere la propria quota, mantenendo le condizioni originali del finanziamento. Chi subentra potrà anche accedere a detrazioni fiscali.

Sostituzione di garanzia – La sostituzione di garanzia prevede il trasferimento dell’ipoteca su un altro immobile, liberando così l’immobile oggetto della vendita. In questo caso, il mutuo non viene estinto, ma la garanzia viene spostata su un’altra proprietà. Questa opzione richiede l’intervento di un notaio per formalizzare il trasferimento dell’ipoteca. C’è poi la sostituzione del mutuo che implica che il nuovo acquirente estingue il mutuo esistente e ne sottoscrive uno nuovo con condizioni diverse, inclusi nuovi intestatari e garanzie.

In tutte queste opzioni è fondamentale consultare un professionista del settore immobiliare e legale per valutare quale sia la soluzione più adatta alle proprie esigenze e alle condizioni del mutuo esistente. La scelta dipenderà dalla situazione finanziaria personale, dalle preferenze sull’effetto delle detrazioni fiscali e dalle condizioni contrattuali preferite.

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