Zerocalcare ammette: “All’inizio l’ho nascosto, ma mi hanno scoperto”

L’ammissione di Zerocalcare sulla sua professione da fumettista: ecco cosa è successo con l’arrivo alla popolarità.

Nel giro di pochi anni, Zerocalcare è diventato uno dei fumettisti italiani più apprezzati e popolari: con le sue graphic novel è riuscito a conquistare non soltanto i più giovani, ma anche le generazioni che, solitamente, hanno meno familiarità con questo tipo di arte. Affrontando tematiche umane e sociali comuni a molte persone (e parecchio attuali) con profondità, ironia e, delle volte, con un pizzico d’amarezza, il fumettista romano è diventato popolarissimo.

La rivelazione di Zerocalcare
L’ammissione di Zerocalcare sugli inizi della sua carriera (Ansa) – galleriaborghese.it

Visto il successo avuto dalle sue opere, edite da Bao Publishing, Zerocalcare è sbarcato anche su Netflix con due serie animate: la prima, Strappare lungo i bordi, e la seconda (non in continuità dall’altra), Questo mondo non mi renderà cattivo. Quest’ultima è in streaming solamente da giugno, ma ha già ottenuto record di visualizzazioni, oltre che il plauso di pubblico e critica.

In una recente intervista con BSMT, il fumettista romano ha avuto modo di parlare di come ha portato avanti la sua attività prima di arrivare al successo e come si è svolto il definitivo “passaggio” di professione: ecco cosa ha rivelato.

Zerocalcare, il racconto della sua attività da fumettista prima del successo travolgente

Nell’intervista, Zerocalcare ha raccontato della sua attività da fumettista prima di arrivare al successo travolgente di oggi. A quanto pare, Michele Reich (questo il suo vero nome) non pensava che i suoi fumetti potessero avere tutto questo successo. Continuando a fare traduzioni e ripetizioni, parlava della sua vita nelle sue opere, molte volte anche raccontando dei suoi “allievi”, pensando che potesse essere semplicemente “una bolla” di qualche mese.

La rivelazione di Zerocalcare
Zerocalcare si rivela, raccontando dei suoi inizi con un doppio lavoro (Ansa) – galleriaborghese.it

“All’inizio i fumetti non erano così conosciuti, poi sono arrivati a scoprirli spiega Zerocalcare, raccontando in maniera ironica di come dicesse a molti dei suoi “ragazzini” delle ripetizioni che, in realtà, si parlava di un altro bambino e non di lui. Alla fine, però, tutto era diventato troppo “surreale”.

A distanza di diverso tempo, il fumettista è arrivato ad occuparsi solamente delle sue opere artistiche, emozionando ed intrattenendo il pubblico; ogni suo lavoro, ad oggi, è attesissimo dal pubblico ed il suo successo è stato anche internazionale. I suoi graphic novel (e le serie) sono arrivate davvero ovunque e il fumettista non manca di presenziare ad eventi internazionali.

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